Il mancato accordo tra Grecia e Unione Europea, agita tutta l’Europa. Cosa ne pensano i principali osservatori italiani?
Romano Prodi è dell’avviso che “comunque vada a finire il referendum, il danno di una uscita della Grecia dall’euro sarebbe troppo grande. Si troverà un compromesso. Se tutto il mondo, da Obama ai cinesi, continua a ripeterci che bisogna trovare un accordo, vuol dire che c’è il diffuso sentimento di una catastrofe imminente che occorre evitare ad ogni costo”.
L’ex premier nell’intervista a Repubblica afferma: Atene non “affonderà” l’euro “perché si farà un accordo. Ma il pericolo è reale. Proprio perchè la crisi è così piccola, un fallimento sarebbe clamoroso. Una istituzione che non riesce a governare un problema minuscolo come la Grecia che fiducia può dare sulla sua capacità di gestire un problema più grosso?”.
Prodi ritiene possibile un “compromesso: Voglio vedere come Merkel, Juncker o Lagarde possono prendersi la responsabilità di lasciare la Grecia fuori dall’euro. Certo, l’irrazionalità della Storia è sempre in agguato. Anche la Prima guerra mondiale scoppiò per un piccolo incidente. Ma voglio sperare che Atene non sia la nostra Sarajevo”.
Fornero: “Non taglierei assegni ma prepensionamenti”
“Se io fossi ministro ‘tecnico’ in Grecia? Non imporrei altre restrizioni al sistema pensionistico, ma cercherei di portare subito a regime le riforme fatte e di impedire pensionamenti anticipati”. Elsa Fornero parla alla Stampa. “Visto anche l’altissimo tasso di disoccupazione, per molte famiglie le pensioni sono probabilmente l’unica fonte di reddito. E alcune riforme sono già state fatte. Dunque non penso che serva riformare ancora tagliando le pensioni», ma «si devono ridurre quelle scappatoie che aumentano la spesa”.
La Grecia ha già provveduto nel 2012 all’innalzamento dell’età pensionabile, ma si continua ad andare in pensione prima che nel resto d’Europa perché “le riforme hanno bisogno di tempo per entrare davvero in funzione: si cambiano le regole, ma anche se adesso le persone vanno in pensione a 65 o 67 anni, ci si porta dietro una pesante eredità del passato, di persone che sono andate in pensione magari a cinquant’anni”.
Secondo Fornero “oltre a evitare i prepensionamenti bisogna ridurre i privilegi, perché in Grecia li hanno ridotti davvero poco”.
Monti: “Atene ha colpe ma Merkel favorisca accordo”
“Il negoziato continua. È in evoluzione ora per ora. La posizione del governo greco, per quanto disordinata, sta cambiando: Atene è disposta ad accettare più cose di prima. E nell’Eurogruppo c’è una vasta disponibilità a riprendere in esame il dossier”. Il senatore a vita Mario Monti, intervistato dal Corriere della Sera, ritiene «possibile un accordo su basi diverse dal passato: meno privatizzazioni, meno disagio sociale, una lotta più forte all’evasione e alla corruzione”.
“Tutti i sondaggi- continua Monti indicano che il sì è in rimonta. E che la grande maggioranza dei greci, tra il 70 e l’80%, non vuole il ritorno alla dracma. Se la situazione è così complessa la responsabilità è di Atene molto più che di Bruxelles: dei governi degli ultimi decenni, e anche di Tsipras e Varoufakis”.
Letta scongiura la rottura: “peserebbe sull’Italia”
“Una rottura avrebbe un costo almeno 10 volte maggiore di qualunque intesa. E il costo sarebbe più grave proprio per noi”. Lo dice in un’intervista ad Avvenire l’ex premier Enrico Letta che, in riferimento al negoziato sulla Grecia, sottolinea come “l’Italia deve mettere il piede nella porta di quest’ultimo spiraglio di mediazione e fare di tutto, usando la sua forza e autorevolezza, per non farla chiudere”.