Dissesto economico di Forza Italia: riuscirà il partito a non soccombere?
Forza Italia, partito fondato 21 anni fa da Silvio Berlusconi, versa in cattive acque. A comunicarlo è la stessa senatrice e tesoriera del partito Maria Rosaria Rossi in accordo con Silvio Berlusconi, tramite un comunicato stampa da parte del partito.
È stato reso noto che martedì 30 giugno FI nella sua sede di San Lorenzo in Lucina, inaugurata nel 2013, è stata visitata dagli ufficiali giudiziari che – forse per iniziare – hanno cominciato a pignorare i mobili più prestigiosi; si tratterebbe comunque di roba di poco conto come qualche poltrona, scrivania, tv e libreria. All’origine del pignoramento vi sarebbe la richiesta al tribunale da parte di un fornitore per il mancato saldo di alcuni debiti (congelati beni per un valore di 8mila euro).
Già nel giugno 2014 Berlusconi faceva presente la preoccupante situazione finanziaria del partito, le cui cifre ufficiali sarebbero preoccupanti: un rosso di 15 milioni e un debito pari a 88 milioni. Per tali motivazioni nella riunione odierna all’ordine del giorno è stato deciso che verrà proposto all’Ufficio di presidenza di Forza Italia l’esonero dagli incarichi di partito, sia a livello centrale che territoriale, e da quelli di competenza dei gruppi parlamentari, di tutti i rappresentanti che non sono in regola con i contributi dovuti al movimento. Alla riunione erano presenti i senatori Paolo Romani, Maurizio Gasparri, Francesco Giro, i deputati Renato Brunetta, Gregorio Fontana, Deborah Bergamini, Sestino Giacomoni, il presidente della Liguria Giovanni Toti e il dottor Marcello Fiori.
Nel vertice è stato stabilito di convocare per la prossima settimana, con lo stesso ordine del giorno, la conferenza dei coordinatori regionali in vista di una successiva riunione dell’Ufficio di presidenza.
Chiara Cappitta