Sondaggio SWG: ancora in crescita il M5S, lieve aumento anche per il PD. Gli elettori del cdx di fronte all’ipotesi lista unica
Anche oggi, venerdì 3 luglio 2015, l’istituto SWG ha diffuso i risultati della rilevazione politico elettorale della settimana. Alla consueta grafica delle intenzioni di voto si affiancano altri quesiti di natura maggiormente politica, questa volta focalizzati sulle ipotesi di schieramento dell’area di centro-destra.
Sondaggio SWG: le intenzioni di voto al 3 luglio
Partendo dall’analisi delle intenzioni di voto, vediamo quali liste hanno avuto variazioni più ingenti rispetto al sondaggio della settimana precedente. Segna una crescita dello 0,7 nuovamente il Movimento 5 Stelle, che a gonfie vele raggiunge il 23,9%, confermandosi seconda forza politica italiana. Una variazione del -0,6 investe, invece, Fratelli D’Italia, partito di destra oggi stimato al 3,4%. Variano di tre decimi altri due partiti: il Partito Democratico passa dal 33% al 33,3%, quindi cresce, mentre la Lega Nord scende al 16%.
Tutto interno alla sinistra il calo di Rifondazione Comunista all’1,1% (-0,3) compensato da una crescita di SEL al 2,4% (+0,3), ma entrambi non riescono a superare un’eventuale soglia del 3% per entrare in Parlamento, stando a SWG. Ce la farebbe invece la coalizione centrista Area Popolare, formata da NCD e UDC, stimata al 3,4% (-0,2). Infine, Forza Italia cresce impercettibilmente al 13,9% (+0,1).
Sondaggio SWG: una lista unica di centrodestra?
Se le forze politiche si presentassero come abbiamo visto sopra, singolarmente, con la nuova legge elettorale Italicum – applicabile esattamente tra un anno – si sfiderebbero al ballottaggio PD e M5S per contendersi un ingente premio di maggioranza che consentirebbe alla lista vincente di assicurarsi il 55% dei seggi della Camera dei Deputati. Per il centrodestra nulla da fare, a meno che non riesca a trovare soluzioni alternative, come l’ipotesi di una lista unica di centrodestra.
Un emendamento (ex “Sposetti”) che è stato approvato in sede di votazione della legge elettorale prevede che le liste che intendessero presentarsi alle elezioni politiche debbano presentare anche uno statuto unitario e forse, se ci fosse una legge sull’organizzazione dei partiti, persino un bilancio unico. Le cose si complicherebbero abbastanza per chi intendesse presentarsi assieme, proprio perché tali misure sono volte a ostacolare coalizioni di comodo create solamente per raggiungere il premio di maggioranza.
A prescindere dagli ostacoli normativi e burocratici, forse aggirabili con qualche escamotage, vediamo che un elettore su due di Forza Italia e della Lega Nord (51%) pensa che molto probabilmente il centrodestra unito potrebbe battere il PD; meno fiduciosi gli elettori di Fratelli D’Italia (37%) e Area Popolare (23%).
Il quesito precedente era una sorta di ipotesi, ma quanti ritengono che il centrodestra debba formare una lista unica? Esattamente un elettore su due di Forza Italia, ma anche il 46% di NCD-UDC. I leghisti sembrano invece meno entusiasti: solo uno su tre (34%) vorrebbe la lista unica, il che significa che alcuni elettori della Lega Nord preferirebbero presentarsi da soli con il Carroccio, pur sapendo che una coalizione garantirebbe loro maggiori possibilità di vittoria. Discorso analogo per Fratelli D’Italia, perché solo il 29% degli elettori di questo partito vorrebbe una presentazione unitaria dell’area di centrodestra. E resterebbe poi l’incognita candidato alla presidenza del consiglio, in base al quale, probabilmente, le risposte a questo sondaggio potrebbero avere significative variazioni.
Facciamo notare che questi sondaggi sono stati condotti a metà giugno e l’elettorato è stato suddiviso in base ai voti in occasione delle europee.