Domenica si vota in Grecia, e l’Europa intera è in trepida attesa dei risultati di un referendum che si annuncia un testa a testa
E se votassero gli italiani? IPSOS ha chiesto come si comporterebbero, e altre opinioni sulla crisi greca
Sondaggi Grecia, il 51% per il Sì, soprattutto democratici e centristi
Ebbene il 51% voterebbe per il Sì, in particolare lo farebbe l’83% degli elettori PD, e il 67% di quelli di NCD, UDC e Scelta Civica. Al contrario solo il 41% dei forzisti, il 39% dei grillini (un valoe comunque non basso) e il 33% dei leghisti sarebbe a favore del piano dei creditori. Da notare che anche una maggioranza relativa degli elettori di altre liste o degli astenuti sarebbe per il Sì
Il partito tra cui vi sono più No, il 56%, è la Lega Nord, seguita da M5S e Forza Italia, al 48%. Nel complesso però solo il 30% voterebbe No, visto che il 19% è indeciso, soprattutto tra gli astenuti e i centristi
Sondaggi Grecia, il 55% teme che la crisi colpisca l’Italia come nel 2011
Il timore più grande per gli italiani, poi, è un effetto domino che colpisca anche la fiducia delle istituzioni e degli investitori internazionali nell’Italia. La pensa così il 55% degli intervistati, e in particolare il 66% dei forzisti e il 605 dei leghisti, forse memori delle vicissitudini del governo Berlusconi alla sua fine. Ma anche il 59% dei grillini. Più ottimisti il centristi, solo il 33% ha timori.
Pochi, il 16%, piuttosto ben distribuiti tra gli elettorati, pensa ai crediti che l’Italia vanta nei confronti della Grecia, e il 15% pensa che l’Italia oggi è solida e non rischia contagi come 4 anni fa. In particolare è di questa opinione il 35% dei democratici e il 33% dei centristi
Infine ben il 72% pensa che oggi l’Unione Europea è più debole, perchè non riesce a trovare soluzioni che tengano tutti i Pesi nell’Eurozona, e in particolare di questa opinione è il 90% dei leghisti e l’86% dei grillini, il 71% dei forzisti, ma anche il 70% degli elettori del PD. Al contrario solo il 14% pensa che la UE si sia rafforzata, in particolare il 38% dei centristi ne è convinto.