Ancora sulle pensioni greche e l’età pensionabile, una risposta a Pagellapolitica.
In seguito al nostro articolo di stamattina in cui smentivamo le stime di Pagellapolitica sull’età in cui i greci vanno effettivamente in pensione in Grecia, il sito ha risposto ribadendo le proprie posizioni e sollevando alcune critiche.
Sottolineando che siamo una testata giornalistica registrata e non un blog, è bene rimarcare che:
– Il fondo pensionistico dei dipendenti pubblici e l’IKA insieme in Grecia coprono una larghissima fascia di lavoratori; sulla sua pagina in inglese, molto probabilmente non aggiornata, l’IKA addirittura sostiene di coprire 5.530.000 lavoratori. I dipendenti pubblici greci a metà 2014 erano circa 590 mila, dopo i tagli degli anni precedenti. E se sicuramente sappiamo che ormai i lavoratori coperti dall’IKA sono molti meno, con altrettanta certezza sappiamo che essendo esclusi solo alcuni professionisti, come medici, o i lavoratori autonomi, come agricoltori e venditori, per quanto questi ultimi possano essere più presenti in Grecia che in media in Europa, è assolutamente da tenere presente e come rappresentativo della realtà greca un dato come quello riferito dal ministero del lavoro a fine 2014, visto che anche il documento ufficiale indicato da Pagellapolitica mostra come queste due categorie, i pensionati pubblici e quelli di IKA, siano grandissima maggioranza.
– Inoltre, anche il calcolo secondo cui coloro che sarebbero andati in pensione entro (non prima, ma entro, certo) i 61 anni sarebbero “solo” il 57%, beh, anche questo dato non sarebbe compatibile con una media di 61,9 anni per gli uomini e 60,3 per le donne. Se la mediana è sicuramente per evidenza matematica inferiore a 62 anni, anche la media non può che essere molto lontana. L’unico modo infatti in cui le due statistiche di 61,9 anni e 57% prima dei 62 anni sarebbero compatibili sarebbe un’enorme massa di persone che vada in pensione a 70 anni circa, magari agricoltori e venditori, visto che dipendenti privati e statali spesso vanno anche prima dei 55 (17% e 30% circa); ma non è il caso greco. Quindi, se ben il 57% a 62 anni è già in pensione, la media di pensionamento sarà largamente inferiore a 61,9 e 60,3 anni.
Una incoerenza naturalmente ci sarebbe anche prendendo per buono il dato dei primi mesi del 2015, ovvero solo il 54% in pensione prima dei 62 anni. Nessuna compatibilità con una media così alta di età di pensionamento.
Sappiamo che, come abbiamo visto in Italia con i balletti sulle cifre riguardanti gli esodati, è sempre difficile in Paesi mediterranei inefficienti come il nostro e quello greco avere numeri certi, e in un certo senso non pretendiamo neanche di darli, sicuramente non con la certezza dei decimali, ma sicuramente il rispetto delle leggi matematiche e statistiche possiamo garantirlo. Per quanto siano inesatti probabilmente sia i dati OCSE che quelli del ministero del lavoro greco, sicuramente i greci oggi vanno in pensione decisamente prima dei 61 anni; questo volevamo rimarcare, e abbiamo preso Pagellapolitica come esempio, tra l’altro tra i meno eclatanti, di informazione un po’ impazzita in questi giorni non per scatenare un “feud” giornalistico ma per parlare di Grecia ed economia, alla vigilia di una decisione campale.