Infografiche: La crisi degli immobili nel quadriennio 2010-14
Notizie negative arrivano dagli studi della Cgia di Mestre e del Censis, riferiti al valore e la tassazione degli immobili e al rapporto tra le famiglie italiane ed il cibo. Secondo l’Ufficio Studi della Cgia, negli ultimi 5 anni il valore economico degli immobili è crollato, con un contestuale aumento delle tasse sugli stessi. Una situazione sintetizzabile dall’Ufficio Studi in maniera efficace quanto preoccupante: “Siamo meno ricchi, ma paghiamo di più”, un mix che ha “contribuito a spingere il settore dell’edilizia nella crisi più pesante mai registrata negli ultimi 70 anni”.
Qui di seguito una rappresentazione grafica, in base alle elaborazioni della CGIA dei dati diffusi dall’ISTAT.
Si può notare come a crollare, in termini assoluti, è soprattutto il valore delle abitazioni (un miliardo in meno, pari ad un -16.6%), un calo percentuale di oltre due punti superiore a quello degli altri immobili (-14.2%, con una riduzione di 136.6 milioni). Una situazione che fa il paio con un trend opposto della tassazione, come si può notare nel grafico seguente.
Notevole l’aumento delle tasse sugli immobili: +12.3 miliardi pari ad un incremento del 31.2%. Uno scenario che ha creato seri problemi alle attività economiche che ruotano attorno al comparto casa – dai muratori ai piastrellisti, ecc. – costretti spesso a chiudere o a ridurre drasticamente il personale. In picchiata anche le compravendite: -27.3% (208 mila unità in meno) per le abitazioni, -25.1% per gli immobili strumentali (12500 unità in meno).
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