Sondaggio Ixè: il trend del mese di giugno è favorevole al Movimento Cinque Stelle che continua a guadagnare su un Partito Democratico in crisi. Mattarella praticamente doppia Renzi sul gradimento.
Report completo e aggiornatissimo quello dell’Ixè che fa un quadro complessivo sui 10 dati politici, economici e sociali utili a fare il punto della situazione in Italia. Ma quali sono questi punti? Intenzioni di voto e serie storica del mese di giugno sulle percentuali di voto, giudizio sull’operato del governo, fiducia e serie storica sul gradimento dei principali leader, ottimismo sulla ripresa, condizioni economiche delle famiglie, inclusione sociale e qualità della vita.
Si parte dalle intenzioni di voto. Il Partito Democratico resta il primo partito con il 33,7% dei consensi. E’ seguito dal M5S che ottiene il 22,6% mentre resta stabile sulle sue percentuali la Lega Nord al 15,3%. Risale, seppur minimamente, sopra al 10% Forza Italia. Tra i partiti minori Sel è al 4,3%, Fratelli D’Italia al 3,9%, NCD al 2,5%, Udc e Rifondazione sono all’1,1%. La serie storica del mese di Giugno evidenzia il buon momento per i pentasellati che unita al momento difficile dei democratici fà si che si riduca la forbice tra i due partiti. Sempre stabile sulle sue percentuali (intorno al 15%) il partito di Matteo Salvini.
Gli altri due cartelli, sempre di argomento politico, riguardano i giudizi sul Governo. Non giungono buone notizie per Matteo Renzi: solo il 25,2% sostiene che il governo stia agendo bene mentre solo il 27% dichiara di avere fiducia nell’attuale esecutivo. Cosa succede, invece, se si guardano i dati e la serie storica riguardanti la fiducia sui leader?
Il Presidente della Repubblica gode della fiducia di più di sei italiani su dieci doppiando praticamente il Presidente del Consiglio fermo al 31%. Matteo Salvini si piazza terzo con il 22% distanziando di un solo punto Beppe Grillo con il 21%. Gli altri leader monitorati sono Maurizio Landini (16%), Angelino Alfano e Silvio Berlusconi (16%) e Fitto che chiude con l’otto percento. Molto interessante osservare la serie storica: molto marcato il calo di Landini a cui corrisponde un lieve aumento di Grillo ma soprattutto un’ascesa di Salvini.
Sondaggio Ixè: Più di quattro italiani su dieci temono di perdere lavoro.
La seconda parte del sondaggio è dedicata a quesiti economici e sociali. Il primo cartello riguarda l’ottimismo sulla ripresa. Gli ottimisti al momento sono il 30% di questi il 5,8% sostiene che questa sia già partita, il 7,0% ritiene che stia iniziando oggi mentre la fetta più ampia, stimata con il 17,3%, è dell’opinione che sia prossima.
Quali sono invece le condizioni economiche percepite dagli italiani? Il 43,5%, opinione maggiore, afferma che riesce appena a pagare le spese familiari, il 42,7% vive serenamente. I due spicchi minori sono occupati da quelli che non raggiungono l’indispensabile che sono l’11.1% delle persone e quelli che vivono agiatamente pari al 2,8%. Sommando le aree potremmo attuare un ulteriore suddivisione che ci porta ad affermare che gli italiani che hanno una condizione economica felice e rassicurante sono meno della metà, più precisamente sono stimati nel 45,5%.
Molto significativo il dato che si può estrapolare dal grafico a torta riguardante la sicurezza occupazionale. Nonostante l’opinione maggiore sia quella dei lavoratori che non hanno alcun timore (30,8%) sommando le percentuali di chi dichiara di avere molta e abbastanza dubbi, si arriva al 42,8%. Un dato che deve sicuramente far riflettere.
Gli ultimi due dati sui quali riflettere sono quelli riguardanti l’inclusione sociale e la qualità della vita. Il 56,8% si sente incluso nella società. Di questa maggioranza il 15,2% ritiene di essere completamente incluso mentre il 41,6% pensa che lo sia in buona parte. Gli “emarginati” sono il 7,2%, le persone che si sentono in buona parte escluse sono pari all’11,4% e infine il 24,4% si ritiene in parte incluso, in parte escluso dal contesto sociale e civile.
Il dato riferito alla qualità della vita, in una scala che va da 1 a 10, attualmente si ferma al 6,1%. Come si può evincere dal grafico è molto evidente la discesa del dato nel mese di Giugno.