Parla il candidato alla Presidenza della Commissione Europea del Partito Popolare Europeo (Ppe) Jean-Claude Juncker. L’esponente del Ppe afferma: “A priori non vedo alcuna ragione per cui debba essere concessa alla Francia o all’Italia una dilazione supplementare per rientrare entro i limiti del deficit“, ma dopo le elezioni europee “tutto dipenderà dagli impegni sulla stabilità che i governi prenderanno, e da come la Commissione europea o l’Eurogruppo, il vertice dei ministri delle Finanze della zona euro, valuteranno questi stessi impegni. Io sono aperto al dibattito. Non rappresento l’austerità, ma la serietà”.
Intervistato dal Corriere della Sera Jean-Claude Juncker afferma: “Oggi credo che non si possa esagerare con il rigore eccessivo, che da sola l’austerità nei bilanci non basti, e che al risanamento finanziario debbano accompagnarsi le politiche della crescita”.
Il candidato del Ppe precisa: “L’Italia non è il malato della Ue. Ha migliori risorse e riserve di altri. È un grande Paese fondatore della Ue e come tale deve esercitare il suo ruolo”. “Il premier Renzi – sottolinea Juncker – ha dichiarato la sua volontà di rispettare il patto di Stabilità e ha avviato delle riforme strutturali che, una volta messe a regime, faranno vedere i loro risultati. Vedremo. Non bisogna però dare l’impressione agli italiani, o agli investitori stranieri, che esista un problema sulla volontà di Renzi di rispettare il patto di Stabilità”.