Prime pagine di martedì 7 luglio 2015. Tutti i giornali aprono con la Grecia e l’ultima trattativa che deciderà il suo destino. Oggi Tsipras presenterà all’Eurogruppo una nuova proposta di riforme. Intanto le banche elleniche restano ancora chiuse con la Bce che non alzerà l’erogazione di fondi mantenendola stabile a 89 miliardi.
Per Antonio Polito (Corriere della Sera) “si è tornati, solo in condizioni un po’ peggiori, allo stallo di una settimana fa”. Intanto l’Europa starebbe preparando un “piano umanitario per la Grecia” (Repubblica). La Stampa fa di conto “Servono trenta miliardi per salvare Atene”. Per Il Messaggero il referendum greco ha messo in evidenza le storture europee da cambiare. Ad uscirne sconfitta è stata la cancelliera tedesca “Angela Merkel”. Il Tempo intervista l’ex ministro delle finanze greche Varoufakis: “Ecco perché lascio”. Vittorio Feltri sul Giornale avverte “Attenti alla febbre greca perché è contagiosa”. L’imperativo di Libero “Basta soldi a greci e Merkel”. Per Il Manifesto la vittoria dei no al referendum greco ha messo in crisi l’asse Rignano-Berlino e certificato il declino del “renzismo”. L’Unità chiede all’Europa di svegliarsi. Per Il Fatto Quotidiano ora “tutti sono contro Merkel” dal FMI a Draghi.
Rassegna stampa: prime pagine 7 luglio 2015