L’Atalanta, dopo la debacle europea in quel di Manchester, rialza la testa e lo fa in grande stile: al Gewiss Stadium di Bergamo, o meglio noto ai molti come stadio Atleti Azzurri d’Italia, il punteggio finale è di 7 a 1 a favore della Dea. Successo importante che, grazie anche agli insperati pareggi di Juventus, Inter e Napoli, permette agli orobici di consolidare la terza posizione in classifica e di accorciare sul duo di testa, Juventus e Inter.
Atalanta, avvio da favola in campionato
Un avvio così positivo forse non era neanche sperato a Bergamo e dintorni, ma resta il fatto che si è realizzato. Con la roboante vittoria casalinga per 7-1 ai danni dell’Udinese di Tudor, l’Atalanta, dopo 9 giornate, ha raggiunto quota 20 punti, merito di 6 vittorie e 2 pareggi, ottenendo una media punti per gara di 2,22 che, se dovesse essere mantenuta, permetterebbe ai bergamaschi di lottare fino in fondo, oltre che per la qualificazione in Champions League, anche per la conquista – ad oggi impronosticabile – del tricolore (che da 8 anni è cucito sulle maglie bianconere). L’unica sconfitta, invece, è avvenuta per mano del Torino, 2-3 esterno, alla seconda giornata.
Atalanta a “trazione anteriore”: Zapata, Muriel e non solo
Statistiche alla mano, “il miglior attacco è la difesa” non è certamente il credo calcistico seguito dal mister Gasperini. L’Atalanta, infatti, segna tanto ma concede altrettanto: 28 sono i goal realizzati nei primi 9 match (media realizzativa di 3,11 reti a incontro) e 14 quelli concessi agli avversari, che la rendono, si fa per dire, la 15esima miglior difesa del torneo. Le 28 reti realizzate, invece, ne fanno il miglior attacco d’Italia nonché secondo miglior attacco fra i Top 5 campionati europei. Meglio dell’Atalanta solo il City di Guardiola, capace di mettere a segno 32 reti. Di seguito tutti i marcatori dell’Atalanta in Serie A: Muriel 8, Zapata 6, Gomez 4, Gosens 3, Ilicic 3, Castagne 1, de Roon 1, Pasalic 1, Traore 1.
Tra gli assistman impossibile non citare il papu Gomez e Marten de Roon, autori rispettivamente di 4 e 3 passaggi decisivi.
Che dire? Niente male per una cosiddetta provinciale.
Il confronto con l’annata di Serie A 2018/2019
La stagione 18/19 è quella della prima storica qualificazione in Champions League per il club di Percassi; ma a discapito di quanto si possa pensare, la stagione non era iniziata sotto i migliori auspici. Dopo 9 giornate la squadra neroazzurra aveva raccolto appena 9 punti, stagliava nei bassifondi della classifica (precisamente in 16esima piazza) e aveva realizzato appena 14 goal (la metà rispetto alla stagione corrente) subendone 12: un quadro diverso, quasi opposto, alla situazione attuale.
Come già detto, la squadra bergamasca, anche grazie all’esplosione di Duvan Zapata, 23 reti messe a segno da Novembre in poi, ha comunque raggiunto a fine stagione la storica qualificazione in UCL.
Quindi alla luce di quanto detto e visto, per i tifosi della Dea è giusto e lecito continuare a sognare traguardi sempre più grandi per la propria squadra, anche in virtù delle potenzialità della squadra orobica e di questo avvio straordinario. Se son rose fioriranno, se son spine pungeranno. I presupposti ci sono, solo il tempo ci dirà.