Anche in Italia, come in alcuni paesi stranieri, presto potrebbe essere vietato fumare in macchina. Il disegno di legge che prevede il nuovo divieto, firmato da 17 senatori di Forza Italia, dopo esser stato presentato al Senato il 30 aprile è passato ieri sul tavolo della Commissione Lavori Pubblici. Le multe previste sono pesantissime.
Le previsioni del “Ddl Razzi-Scilipoti” – La proposta di legge, che annovera tra i propri firmatari i senatori Razzi e Scilipoti, passati alle cronache non proprio per meriti politici, equipara il fumo durante la guida all’utilizzo del cellulare. Si prevede l’introduzione di un semplice articolo nel Codice della Strada, il 173bis, per cui al conducente “È vietato fumare durante la marcia”. Chi viene beccato con la sigaretta mentre guida verrebbe multato esattamente come chi usa il cellulare, ossia con multe che vanno “da 161 a 646 euro“.
Le ragioni della norma – Tra gli argomenti a sostegno del divieto che si possono leggere nella relazione di accompagnamento al ddl rientrano i rischi di incendi, dovuti al fatto che “il conducente getta spesso per consuetudine fuori dal finestrino il mozzicone acceso” o più fantasiosamente “alla dispersione nell’abitacolo di ceneri accese“, ma soprattutto la necessità di tutelare “la salute dei terzi viaggiatori, in particolare i bambini“. In sostanza, nella relazione si sostiene l’urgenza di intervenire: il fatto che sia vietato fumare in macchina garantirebbe “prevenzione e una maggiore sicurezza sulle strade del nostro Paese”.
Facci: “Vieteranno anche di parlare in auto” – Particolarmente ironica la critica di Filippo Facci, che su Libero ha commentato la possibilità che sia vietato fumare in auto, sostenendo l’assurdità della norma. “Allora vietino anche di sposarsi -scrive Facci- perché avere la moglie affianco spesso è un fattore stressante che aumenta la probabilità di incidenti“. Secondo il giornalista di Libero, a cui la Rai ha comunicato che non manderà in onda una sua intervista perchè ha fumato durante la registrazione, è insensato regolare con legge qualsiasi problema che abbia una minima incidenza statistica. “Se la scienza statistica divenisse legge sarebbe finita. Ci vieteranno anche di parlare in auto –commenta Facci– Dopodiché passeremo ad altre neo-fobie occidentali:occhio a vivere, che a quanto pare la cosa, dicono le statistiche, aumenta la probabilità di morire“.