Egitto, autobomba contro consolato italiano Un morto e 10 feriti, nessun italiano coinvolto IS rivendica, Italia: “Non ci faremo intimidire”
Questa mattina verso le 6.30 in Egitto, il consolato italiano, al centro del Cairo, precisamente su El Galaa Street, è stato colpito da un attentato, probabilmente da un’autobomba. Così riferiscono fonti ufficiali: ci sarebbe una vittima e dieci feriti, tra cui due poliziotti. Mentre nessun italiano sarebbe rimasto colpito. Il consolato era ancora chiuso.
Una fonte della sicurezza egiziana ha fatto sapere che “l’esplosione ha danneggiato oltre alla facciata esterna del Consolato italiano al Cairo anche alcune abitazioni limitrofe”. “Carica esplosiva è stata posta sotto una vettura nel perimetro del Consolato ed è stata fatta esplodere con un telecomando”.
Renzi e Gentiloni: “L’Italia non si fa intimidire”
Il ministro degli esteri Paolo Gentiloni ha subito twittato, alle 8 e 24: “Bomba al nostro Consolato al Cairo. Non risultano vittime italiane. Vicine alle persone colpite e al personale. Italia non si fa intimidire”. Così ha fatto sentire la sua voce l’Italia, si attendono altre dichiarazione per comprendere meglio l’accaduto.
Bomba al nostro Consolato al #Cairo. Non risultano vittime italiane. Vicini alle persone colpite e al personale. Italia non si fa intimidire
— Paolo Gentiloni (@PaoloGentiloni) 11 Luglio 2015
Parla anche il premier Matteo Renzi, che ha avuto anche una conversazione telefonica con il premier egiziano Al Sisi: “L’Italia sa che quella contro il terrorismo è una sfida enorme che segna in profondità la storia del nostro tempo. Non lasceremo l’Egitto solo: Italia ed Egitto sono e saranno insieme nella lotta contro il terrorismo e il fanatismo”.
Arriva anche il commento del Capo dello Stato Sergio Mattarella, che condanna “il vile attentato” che “conferma quanto grave sia il pericolo costituito dal terrorismo”. E aggiunge: “l’autobomba fatta esplodere nella capitale di un paese amico evidenzia ancora una volta l’indivisibilità dell’impegno per sconfiggere il terrore”. “Ferma condanna” viene espressa anche da Papa Francesco, che lancia un appello agli “attori politici e religiosi affinché uniscano i loro sforzi per combattere con sempre maggior determinazione la piaga del terrorismo e promuovere la concordia e la solidarietà”.
ISIS rivendica l’attentato
Nel pomeriggio è arrivata la rivendicazione da parte dello Stato Islamico, che via twitter ha dichiarato: “Con la benedizione di Allah, i soldati dell’Isis sono stati in grado di detonare un’autobomba parcheggiata con 450 chili di esplosivo presso la sede del consolato italiano nel centro del Cairo”. E ha aggiunto: “Raccomandiamo che i musulmani si tengano alla larga da questi covi che sono obiettivi legittimi per gli attacchi dei mujaheddin”, si legge nella rivendicazione.
Le fonti del ministero italiano sostengono: “L’unità di crisi della Farnesina si è subito attivata e il personale dell’ambasciata italiana al Cairo in contatto con le autorità locali si è prontamente recato sul luogo dell’esplosione per verificare direttamente la situazione”. Nel frattempo è stato creato un cordone di sicurezza intorno all’edificio gravemente danneggiato. Tutto ciò a dimostrazione di una situazione nel Nord Africa sempre più critica, in particolare dopo l’attentato in Tunisia che ha comportato la strage di Sousse, nello stesso giorno dell’atto terroristico in Francia, in Kuwait e in Somalia.
Il palazzo nel quale ha sede il Consolato italiano del Cairo risale ai primi del ‘900 e ospita anche la scuola italiana Leonardo da Vinci ed il Circolo Ricreativo Italiano (Cri), con un ristorantino riservato a soci. L’edificio sarebbe stato danneggiato – con il crollo della parte sinistra – insieme ad altre abitazioni limitrofe. Anche le tubature del palazzo sono state colpite, ciò ha comportato un allagamento della zona. In più sarebbero stati fermati, poi subito rilasciati, quattro giornalisti, tra cui l’italiano Alessandro Accorsi, perché sarebbero “arrivati troppo velocemente sul posto”, ha reso noto su Twitter lo stesso reporter. Secondo le fonti della sicurezza israeliane, è confermato l’utilizzo di un’autobomba, la quale sarebbe stata imbottita con oltre 250 kg di tritolo.