Crisi Grecia – Aggiornamenti – Merkel: “no a un accordo a tutti i costi”
Gli aggiornamenti si rincorrono sulle agenzie di stampa internazionali in questa giornata di febbrili trattative.
Dopo il nulla di fatto nell’Eurogruppo di ieri, in cui si è consumato il contrasto tra la linea dura di Schauble e dei ministri di Finlandia, Paesi Bassi, Estonia, Lettonia, Lituania, Malta, Slovacchia, Slovenia, e quella dialogante di Italia e Francia, secondo indiscrezioni appoggiata anche da Mario Draghi.
L’ostacolo più grosso per la Germania e i Paesi del Nord-Est è la fiducia inesistente in Tsipras, che ha vinto le elezioni su una piattaforma di rottura rispetto alla Troika, ha riassunto i dipendenti pubblici della TV di Stato, ha aumentato la spesa con alcuni sussidi per l’energia elettrica, ha rifiutato le proposte dei creditori indicendo improvvisamente un referendum in cui ha appoggiato la fazione del No uscita vincitrice, e 3 giorni dopo questa vittoria, una volta vista la fermezza dei creditori stessi ha sottoposto un elenco di proposte che riproducono quasi esattamente quanto il referendum ha rifiutato. Non c’è fiducia che effettivamente la Grecia approvi queste proposte e le metta in atto, e non c’è la volontà di concedere altro credito, in particolare i 53,5 miliardi, da molti giudicati anche insufficienti, per 3 anni.
Crisi Grecia: le novit delle ultime ore e le posizioni in campo
Vediamo gli aggiornamenti dalla riunione dei capi di Stato e di governo dell’eurozona per punti:
– Vertice ristretto, si deciderà tutto in un incontro tra Tsipras, Merkel, Hollande, Tusk, Renzi ancora escluso
– Si parla di un fondo lussemburghese di 50 miliardi in cui andrebbero i proventi delle privatizzazioni greche, come fondo di garanzia a fronte degli ulteriori prestiti alla Grecia
– La presidente lituana: “Se facciamo il confronto con la situazione che abbiamo avuto in Argentina una decina di anni fa, il debito greco è ora tre volte quello, e stiamo parlando di un paese che fa parte dell’eurozona”, “Se si vogliono veramente fare le riforme si possono fare in una notte, come abbiamo fatto in Lituania durante la crisi”
– Riforme entro mercoledì: questa sarebbe la richiesta fatta alla Grecia, riguardo le modifiche della legislazione su pensioni, IVA, e privatizzazioni. Renzi :” rispetto all’inizio siamo più vicini a un accordo”
– Per Dijiselbloem, che ha passato la palla ai capi di Stato e di governo, ci sono ancora un paio di questioni aperte, ma vede alcuni progressi
– Angela Merkel: la più importante moneta, ovvero la fiducia, è andata persa, no a un accordo a tutti i costi. D’accordo con lei anche il premier maltese
– Sembra emergere l’orientamento di verificare puntualmente l’adozione da parte del Parlamento greco delle riforme promesse dal premier Tsipras, già da domani. E solo a quel punto si discuterà della possibilitàà di un finanziamento o addirittura di un terzo bail-out
– La Russia sta considerando la possibilità di rifornire di carburante la Grecia per sostenere la ripresa economica del paese. Lo ha detto il ministro dell’energia, Alexander Novak, citato dalle agenzie russe.
– Schulz: “Dobbiamo raggiungere un accordo oggi e credo che ce la faremo, è in gioco il futuro dell’Europa”
– Hollande: “La Francia farà di tutto perchè un accordo sia raggiunto stasera”