M5S, Fico sul ‘No’ a Bersani: “strategia vincente” ma “ci ha fatto soffrire”
Roberto Fico fotografa la situazione del MoVimento 5 Stelle. Non approva il paragone fatto da alcuni tra M5S e Dc anche se ammette: “siamo un partito popolare e post-ideologico”.
Una delle punte di diamante del MoVimento fondato da Grillo e Casaleggio parla al Fatto Quotidiano e fa il punto della situazione da parlamentare e componente del direttorio. “Dopo due anni – argomenta Roberto Fico – credo che possiamo fare due valutazioni certe: possiamo definitivamente dire che siamo riconosciuti dai cittadini come una alternativa credibile e possiamo altrettanto definitivamente sostenere che quel ‘no’ a Bersani è stata una strategia vincente”. “È stata una scelta che ci ha fatto soffrire, si è aperto un grosso dibattito nel Paese. Ma la maggioranza dei nostri elettori rispecchia la nostra linea: le intese si cercano solo su specifici provvedimenti”.
Fico del M5S su immigrazione e diritti civili
“Sull’immigrazione abbiamo presentato una mozione per lo stop del Trattato di Dublino che ha raccolto i voti di quasi tutta la Camera. Sui diritti civili, è vero, ci sono posizioni diverse. Ma non era un punto del nostro programma: se servirà, consulteremo la base sul blog”.
Rischio collegato a candidature
“Nei meet up – prosegue Fico – si continua a fare un gran lavoro. Ma è ovvio che c’è stato un bisogno di rinnovata partecipazione. Il grande tema da affrontare è che questa partecipazione dovrebbe essere svincolata dalle candidature”, “quando comincia ad esserci la possibilità di diventare, per dire, consiglieri regional c’è il rischio che parta la rincorsa alle candidature. E così non va”.