Se il governo tedesco si mostra critico nei confronti della Russia sulla questione ucraina, ci pensa l’ex cancelliere Schroeder a intervenire in favore dell’amico Putin. Come già qualche mese fa aveva fatto un altro personaggio politico tedesco apprezzatissimo in patria e suo compagno di partito, ovvero l’ex primo ministro socialdemocratico Helmut Schmidt, Schroeder accusa l’Europa di aver sbagliato sin dall’inizio in Ucraina, sin dalle proteste di Maidan che ora sembrano così lontane ma da cui tutte le drammatiche scene di guerra civile degli ultimi tempi traggono origine.
“Le cause originarie della crisi in Ucraina sono di responsabilità dell’Ue non della Russia” – così dice Schroeder intervistato dalla rivista Welt am Sonntag, dopo che la foto dell’abbraccio con Putin alla sua festa di compleanno aveva destato scalpore dalle parti di Berlino – “l’errore base fu nella politica di associazione condotta dalla Ue. La Ue ha ignorato che l’Ucraina è un paese culturalmente diviso in profondità: da sempre a sud e a est si sono orientati verso la Russia, all’Ovest verso la Ue. Proporre un aut-aut, o associazione con la Ue o unione doganale con la Russia, è stato l’errore originario”.
Vabene, ma allora il “corrotto” Yanukovich? Il presidente rovesciato sarà stato corrotto ma “era stato eletto attraverso libere elezioni” risponde Schroeder; sul governo di Kiev l’ex cancelliere rimane scettico: “la loro prima decisione? Cancellare il russo come lingua per gli atti ufficiali. Poi l’est del paese non è rappresentato nel governo. Ciò crea diffidenza, come la partecipazione di un partito d’estrema destra al governo. Immaginatevi come reagisce la gente nell’est ucraino”.
A chi evidenzia che le sue critiche, ai provvedimenti della diplomazia internazionale (Germania compresa) nei confronti di Mosca, potrebbero essere influenzati dal fatto che, Schroeder, è Presidente di Northstream, la società che fa capo al grande gasdotto russo-tedesco controllata per il 51% da Gazprom, risponde “non ho nulla da nascondere”.
La volontà di contribuire alla pacificazione tra Germania e Russia non è dettata da motivi di interesse personale, questo è quello che dice Schroeder, “noi tedeschi siamo stati responsabili della morte di 25 milioni di uomini nell’allora Urss. La riconciliazione con la Russia è un miracolo. In Russia c’è grande simpatia per noi tedeschi. Mi ha sempre affascinato come sia stato possibile dopo gli orrori della seconda guerra mondiale. È un bene prezioso, non dovremmo metterlo a rischio”.
Venire a capo della situazione sarebbe più semplice se l’Europa, se la Germania in particolare, cominciasse a considerare la Russia più come un partner da includere piuttosto che un avversario da affrontare: “la Germania è centrale per la Russia. Siamo il loro principale partner in Europa, anche politicamente. Bisognerebbe parlare meno di sanzioni, e parlare anche di interessi di sicurezza russi. Una Ucraina nella Nato per loro non è accettabile. E invece sento solo dire che l’Occidente deve isolare la Russia e Putin. Una cosa è sicura: sanzioni e isolamento non portano a nulla”.
Guglielmo Sano