“Sarei per la legalizzazione e la regolamentazione della prostituzione, perché fino a prova contraria il sesso non fa male, la cannabis sì”. Secca la risposta del leader della Lega Nord Matteo Salvini a chi gli chiede se è favorevole alla legalizzazione della cannabis, riprendendo una proposta di legge che presentata oggi alla Camera da un folto gruppo di parlamentari di ogni schieramento. Salvini parla anche dell’incontro con il Capo dello Stato Sergio Mattarella – “incontro positivo, gli ho sottolineato l’urgenza delle questioni pensioni e lavoro” – con cui ha parlato anche di riforme, avvertendo Renzi: “non può andare avanti da solo ma deve coinvolgere tutti quanti altrimenti salta tutto”.
Salvini contro la proposta sulla cannabis: ecco i dettagli
Tra i firmatari della proposta ci sono quattro membri del direttorio M5S (Alessandro Di Battista, Carla Ruocco, Roberto Fico, Luigi Di Maio) e i senatori Paola Taverna ed Alberto Airola. Diversi anche gli esponenti PD, sia della parte maggioritaria (tra cui Roberto Giachetti) che della minoranza interna (tra cui Nico Stumpo). Firmano anche alcuni esponenti di Scelta Civica (come Adriana Galgano) e di Forza Italia (tra cui Antonio Martino). Molte firme da SeL, appoggio anche dai socialisti e dagli ex dem Stefano Fassina e Pippo Civati.
In totale, sono ben 218 i parlamentari firmatari della proposta promossa da Benedetto Della Vedova. Nello specifico, il testo prevede che i maggiorenni possano detenere una modica quantità per uso ricreativo (15 grammi a casa, 5 fuori), mentre c’è divieto assoluto per i minorenni. Sì all’autocoltivazione a casa (fino a 5 piante) ma no alla vendita del raccolto. Possibile sia la coltivazione che la vendita invece nei cosiddetti “cannabis social club”, cioé procedimenti in forma associata in enti senza fini di lucro sino a 50 membri. Resta invece il divieto di consumo collettivo all’aperto.