Dopo l’ex legista Michelino Davico, anche Alessandra Bencini e Maurizio Romani, eletti con il Movimento Cinque Stelle ed espulsi da Beppe Grillo lo scorso anno, hanno deciso di aderire al partito all’Italia dei Valori.
Bencini: “Un ritorno alle origini”
“Aderire all’Idv vuol dire tornare alle origini visto che il Movimento è un copia e incolla dell’Idv” ha affermato Alessandra Bencini, che ha sottolineato di essere stata “buttata fuori dal M5S 13 mesi fa per volontà di Beppe Grillo con la complicità del capogruppo e senza assemblea, una cosa fatta coi piedi”.
“Torno alla copia originale anziché accontentarmi della fotocopia, tutto qui” ha, poi, proseguito la parlamentare fiorentina, affermando che dal momento dell’espulsione è “in un limbo”, non avendo “alcuna rappresentanza nel Misto”.
Romani: “Siamo passati ad un’opposizione dialogante”
Siamo passati da un’opposizione che non dialoga a una opposizione che dialoga e cerca di far passare le sue proposte” ha, invece, affermato Maurizio Romani, il quale ha aggiunto che “se ci sediamo al tavolo del governo al posto di Fi e Ncd, o con una forza superiore, sicuramente quelle riforme saranno migliori”.
Anche per Romani, l’adesione all’Italia dei Valori rappresenta un ritorno alle origini: “Il nostro matrimonio con l’Idv è naturale – ha affermato il parlamentare – è da lì che siamo venuti. Noi siamo entrati in Parlamento per cambiare il Paese, ma alla fine dei dibattiti devono esserci delle scelte e bisogna avere il coraggio di farle.”
Una ciambella di salvataggio al Senato per Renzi?
Il ritorno dell’Italia dei Valori al Senato equivale a una ciambella di salvataggio per il governo che a Palazzo Madama ha una maggioranza risicata? Il sostegno a Renzi non è del tutto scontato. “Nessun sì scontato al governo” ha, infatti, affermato il segretario dell’Idv Ignazio Messina, il quale ha parlato di “confronto qualificato”.
“Vogliamo far parte di un centrosinistra unito, alternativo alla destra.” ha poi affermato l’ex sindaco di Sciacca, rimarcando di voler dialogare col Pd, “affinché si liberi da certi abbracci mortali”. Dello stesso parere sono anche i due parlamentari. “Io mi metto dalla parte del centrosinistra e sono disposta a dialogare” ha, infatti, affermato Bencini, a cui ha fatto eco Romani. Il senatore aretino ha, infatti, affermato che “non ci siamo schierati come forza di soccorso ma dialogante per costruire un centrosinistra in grado di portare avanti un discorso riformista accettando i nostri valori”.