Il leone è lo stesso dei “Conservatori e Riformisti Europei”. Colore: un blu acceso ripreso anche nel nome del nuovo movimento politico presentato ieri da Raffaele Fitto nell’aula dei gruppi parlamentari di Montecitorio: “Conservatori e riformisti”.
Unica differenza rispetto al simbolo del gruppo di Strasburgo è la bandiera tricolore che campeggia tra il felino e i caratteri cubitali così ribattezzati: “CR”. Per l’occasione ieri verso le 16 era presente anche il britannico Goeffrey Van Orden, vicepresidente dei Conservatori al Parlamento Europeo. “Siamo alternativi a Renzi” ha chiarito subito Raffaele Fitto.
Conservatori e Riformisti, i gruppi parlamentari
Tutto era cominciato lo scorso 26 aprile quando l’ex governatore della Puglia aveva inviato al quotidiano britannico The Telegraph una lettera di sostegno alla rielezione del primo ministro David Cameron. Cosa poi avvenuta qualche settimana dopo. In calce le firme di una trentina di parlamentari italiani pronti a seguire Fitto, tra cui Maurizio Bianconi, Cinzia Bonfrisco, Daniele Capezzone, Eva Longo e Francesco Saverio Romano. Poco più di un mese dopo (il 3 giugno) viene presentato il nuovo gruppo parlamentare al Senato: sono in 12, tutti provenienti da Forza Italia (tranne Tito Di Maggio, ex Gal). Ieri invece è stato annunciato ufficialmente lo strappo a Montecitorio dove 14 deputati sono passati al Misto visto che alla Camera per formare un gruppo autonomo servono almeno 20 deputati (al Senato ne bastano 10).
Simbolo e programma
Oltre al simbolo, ieri Fitto ha anche illustrato il programma di “Conservatori e Riformisti”. Sette punti chiari che hanno già creato qualche polemica con Fratelli d’Italia dato che le proposte in tema di tasse (tetto massimo del 40% in Costituzione), spesa pubblica, privatizzazioni, presidenzialismo e giustizia, sono quasi identiche a quelle del piccolo partito guidato da Giorgia Meloni.
Gli attacchi di Fitto a Berlusconi
L’ex delfino ieri è tornato ad attaccare anche il suo padre politico Silvio Berlusconi, che in mattinata aveva preso la parola ad una convention di Forza Italia proprio nella stessa aula. “Noi – ha detto Fitto – abbiamo un blocco nel centrodestra che non ha una prospettiva politica precludendo possibilità ad altri di avere una prospettiva. Noi vogliamo guardare ai prossimi anni, lo diciamo in modo chiaro a Berlusconi: più che le battute dovrebbe spiegarci come sia possibile dire cose contro la Merkel stando nel Ppe e di fatto obbedendo a Berlino”.
Fitto: “Sfido Renzi sulle riforme”
Poi, nonostante l’annunciata opposizione nei confronti del governo ha aperto a Renzi sulle riforme costituzionali: “lo sfido sulle riforme” e per questo ha annunciato anche la presentazione “di nuovi emendamenti” pur rimanendo fedele alle proprie convinzioni e non “cambiandole a seconda delle convenienze” (altra frecciata a Berlusconi). Sembra essere questo il dato politico più interessante venuto fuori dall’assemblea di ieri: al Senato – come ha riportato stamani Francesco Verderami sul Corriere della Sera – Renzi potrebbe andare a prendersi uno ad uno i voti dei fittiani sulle riforme perché il sostegno di Verdini &co. potrebbe non bastare.