Ucraina: ancora nessun colpevole a un anno dalla tragedia del volo MH17
Ucraina: il 17 luglio 2014 il boeing 777-200ER del volo Malaysia Airlines 17 , più conosciuto con la sigla MH17, partito da Amsterdam e diretto a Kuala Lumpur precipitava abbattuto da un missile nell’est dell’Ucraina dove da alcuni mesi si combatteva una sanguinosissima guerra per l’annessione di quei territori alla Russia. 298 le vittime, soprattutto di nazionalità olandese, australiana e malese.
Ucraina: un anno fa
Cerimonie di commemorazione si sono svolte oggi in diversi paesi. A Kiev l’ambasciata olandese è stata ricoperta di fiori, nei Paesi Bassi le bandiere saranno a mezz’asta per l’intera giornata, a Canberra il primo ministro Tony Abbott ha scoperto nei giardini del Parlamento una targa con i nomi delle 39 vittime. In Malesia, invece, una cerimonia commemorativa si è tenuta l’11 luglio.
Ad un anno di distanza dalla tragedia ancora non è stato trovato un colpevole e gli interrogativi su chi lanciò il missile restano aperti. I governi di Russia ed Ucraina continuano a lanciarsi reciproche accuse e un’inchiesta realmente obiettiva sembra molto difficile , e perché i primi investigatori giunsero sul posto solo due settimane dopo l’accaduto, e a causa delle forti pressioni che la Commissione investigativa internazionale, appositamente costituita, deve subire.
Ucraina: nessun colpevole
Secondo Kiev il boeing sarebbe stato colpito da un missile terra-aria di tipo Buk lanciato dai separatisti filorussi, molto probabilmente, con l’aiuto logistico della Russia stessa. Opposta invece la versione di Mosca secondo cui l’abbattimento sarebbe avvenuto ad opera di un jet ucraino avendo i radar russi individuato un secondo aereo vicino al volo MH17.
La commissione investigativa internazionale guidata dalla procura generale olandese e composta da rappresentanti di tutti i paesi coinvolti ha prodotto un primo report preliminare nel settembre del 2014 secondo cui l’aereo sarebbe stato abbattuto da un’unità armata russa assicurando però che nessuna possibilità è ancora esclusa; quello definitivo è atteso per il prossimo ottobre.
Questa tesi sembra rafforzata anche da un video diffuso nei giorni scorsi dal Sidney Daily Telegraph che mostra ribelli filo-russi arrivare sul posto subito dopo l’accaduto e rovistare tra le macerie dell’apparecchio e tra i bagagli dei passeggeri.
Ucraina: un tribunale internazionale?
Intanto le autorità dei paesi coinvolti hanno proposto l’istituzione di un tribunale internazionale ad hoc sotto la supervisione dell’Onu, possibilità sostenuta a gran voce soprattutto dalla Gran Bretagna ma bocciata seccamente da Putin che l’ ha definita “un’iniziativa prematura e controproducente”. Ancora più duro il ministro degli esteri russo Lavrov che ha evidenziato come nella storia degli incidenti di aerei civili non sia mai stato creato un tribunale e che l’idea “ è finalizzata a punire quelli che gli Usa considerano colpevoli”.
La verità sembra ancora un’illusione; troppi e troppo grandi gli interessi in gioco; troppi i buchi neri e i pezzi mancanti di un puzzle impossibile da ricostruire. L’unica certezza restano le 298 vittime che da domani, molto probabilmente, torneranno nel dimenticatoio.