Crocetta contro il Pd: “Si renderanno complici dei golpisti”
Crocetta non ci sta è passa all’attacco. Intanto, all’ombra della intercettazione svelata dall’Espresso poi smentita dalla Procura, iniziano a profilarsi nuovi scenari. Ad aprirli le indiscrezioni riportate dal Messaggero: il Pd starebbe già pensando al dopo-Crocetta. Il nome in pole sarebbe proprio quello dell’assessore dimissionario Lucia Borsellino.
Pd pensa a Lucia Borsellino per il dopo-Crocetta
Il nome della Borsellino circolerebbe nella segreteria siciliana del Partito democratico già da qualche mese. Matteo Renzi starebbe pensando a lei già dalle scorse amministrative. Allora il risultato deludente sembrava indicare la necessità di un cambio di rotta. Ora, dopo le ultime vicende, il cambio al vertice della regione Sicilia appare addirittura inevitabile.
Crocetta: “Dimissioni? Mai, mi sfiducino, se vogliono”
Intanto continua il pressing a chiedere le dimissioni di Rosario Crocetta. I cori più alti si levano dal fronte dei renziani. Soprattutto a questi ultimi è rivolta l’ultima dichiarazione del governatore siciliano: “Il Pd vuole le mie dimissioni? Mai, mi sfiducino, se vogliono”. A Sky Tg24 aggiunge: “sono un combattente e un combattente muore sul campo. Se lo facessi la darei vinta ai poteri forti”.
Confessa di aver pensato anche al suicidio
“In questi giorni sono stato malissimo. Non volevo uscire di casa, non volevo incontrare nessuno, avevo paura anche a farmi vedere. Ho pensato di ammazzarmi. Anzi, in alcuni momenti ho pensato solo al modo in cui ammazzarmi
Poi passa all’attacco
Crocetta si è autodefinito “vittima di attacco mediatico senza precedenti”. Ed ha spiegato: “Qualcuno ha voluto mettere a segno un golpe, volevano determinare le mie dimissioni o il mio suicidio. E trovo assurdo che organi istituzionali abbiano espresso giudizi senza fare le dovute verifiche con la Procura”. E ancora: “Non si può crocifiggere un uomo senza alcun motivo, senza che abbia fatto nulla. Ho deciso di reagire”.
Al Pd: “Si renderanno complici dei golpisti”
Crocetta è un fiume in piena. Alle lacrime che hanno accompagnato le sue prime dichiarazioni in merito alla vicenda dell’intercettazione rilasciate all’Ansa, ha fatto seguire una dura reazione. Destinatari quanti nel Pd invocano le sue dimissioni: “Si renderanno complici dei golpisti e passeranno alla storia come coloro che hanno ammazzato il primo governo antimafia della storia siciliana”.
All’Espresso: “Ne risponderà davanti alla giustizia”
Ma il fiume è pronto a travolgere anche i giornalisti dell’Espresso rei di aver pubblicato l’intercettazione dalla quale è partito il caos siciliano: “L’Espresso se ha il materiale lo consegni ai magistrati, se non ce l’ha, e non ce l’ha, la cosa è molto grave e vergognosa. Ma ne risponderà davanti alla giustizia”.