Civati risponde alla battuta del segretario del Pd: “Renzi è Berlusconi”
Matteo Renzi, nel corso dell’assemblea del Pd, aveva ironizzato sul suo ex compagno di Leopolda Pippo Civati e sul suo nuovo soggetto politico “Possibile”. Civati ha prontamente risposto: “Renzi è Berlusconi”.
La stoccata di Renzi dall’assemblea del Pd
“La sinistra radicale dice che è ‘Possibile’. A noi sembra piuttosto improbabile”. Queste le parole del segretario del Pd volte a scoraggiare ogni possibile deriva a sinistra del partito: “Se la sinistra si sposta più in là si perde” la conclusione del suo ragionamento.
Civati: “Renzi non è più solo un’evoluzione del berlusconismo”
Nell’ultimo giorno del suo Politicamp a Firenze, Pippo Civati risponde alla stoccata lanciatagli dal suo ex compagno di partito: “Quella di Renzi non è più neppure un’evoluzione del berlusconismo, è Berlusconi”.
“Rivoluzione di Renzi? Titolo dei giornali da due anni”
Civati ha stoppato ogni possibile entusiasmo in merito alla paventata “rivoluzione” di Renzi: “È il titolo di tutti i giornali da due anni”. E fa notare: “Le condizioni degli italiani non sono cambiate. Renzi dice che noi siamo dei nemici perché non siamo possibili ma improbabili: secondo me è improbabile lui e sempre di più”.
Sul Pd: “Partito pigliatutto che può non prendere niente”
Guardando a quella che era la sua casa politica, il Pd, il leader di Possibile osserva: “Un partito pigliatutto che può anche non prendere niente. È un destino terribile di quelli come Renzi”.
“La sinistra è peggiorata”
Poi prova a dettare la linea: “La sinistra oggi non deve più uscire solo dai salotti ma anche dai divani, perché è peggiorata”. In merito al suo ruolo e a quello di Possibile assicura: “Io non voglio fare il leader di un partito, voglio poterlo votare”.
“Pd rischia di essere vuoto. Io sono di sinistra”
A quanti hanno pensato alla sua uscita dal Pd come un salto nel vuoto, risponde: “Quello che rischia di essere vuoto è proprio il Partito democratico, o della nazione o come si chiamerà. Io non credo al trasversalismo, voglio parlare a tutti e con tutti, ma io sono di sinistra”.
Fassina concorda col paragone: “Promesse propagandistiche”
A seguire Civati nella sua uscita dal Pd, Stefano Fassina che non ha risparmiato un commento sulle ultime promesse “propagandistiche” di Renzi: “Mi ricorda qualcuno e in genere negli ultimi anni abbiamo visto che quando si è in difficoltà, in disperazione, si promette di abolire la tassa sulla prima casa”.
E avverte: “Si taglia il welfare per tagliare imposte”
Fassina, pur essendo d’accordo sulla necessità di una riduzione delle tasse, avverte: “È un’operazione di destra che cominciò a fare Regan negli anni ’80. Si taglia il welfare per tagliare le imposte e ne beneficiano i più ricchi, e l’economia va male. Spero se ne discuta in Parlamento”.
Cofferati: “Famiglia socialista europea in drammatica crisi”
Intanto il nuovo soggetto politico al quale stanno lavorando, tra gli altri, i citati Civati e Fassina insieme anche a Sergio Cofferati, promette di essere pronto per le prossime elezioni. Proprio Cofferati ha osservato: “La famiglia socialista europea e il Pd in essa sono in una situazione drammatica di crisi e impotenza. Noi dobbiamo partire da lì e non da chi fa il leader, altrimenti se pensiamo ad un progetto come un’operazione letterale di piccolo cabotaggio non andiamo da nessuna parte”.