Pronta “Rousseau”, la piattaforma del M5s per la democrazia diretta
Democrazia diretta, una versione tecnologica per il XXI secolo: il progetto è del Movimento 5 Stelle ed è ormai in fase di finalizzazione. Si tratta di una piattaforma – il cui nome scelto è Rousseau, in onore del più grande teorico della democrazia diretta – con l’intento di incentivare e favorire l’interazione tra cittadini, eletti ed attivisti del movimento di Beppe Grillo e Gianroberto Casaleggio.
Proprio quest’ultimo parlava del progetto del software qualche settimana fa in un’intervista a Il Fatto Quotidiano e spiegava: “Il nome Rousseau deriva da uno dei padri della democrazia diretta, Jean-Jacques Rousseau, e ha l’obiettivo di offrire servizi a eletti e iscritti: per votare, condividere, promuovere iniziative attraverso la Rete”. Sarà “lanciato” fra tre o quattro settimane con alcune funzioni già operative, come quelle legate al processo legislativo tra eletti e iscritti. Dovrebbe essere completato nella versione 1.0 per fine anno, ma tra miglioramenti e nuove funzioni non sarà mai finito. Sarà possibile accedervi dal blog di Beppe Grillo.”
Ed è proprio sul blog dell’ex comico genovese che sono comparse le prime descrizioni di funzionamento della nuova piattaforma, tramite un post uscito solo qualche ora dopo che alcuni parlamentari espulsi dal M5s avevano presentato una loro versione dello stesso “progetto”, “Sinapsi”.
Quali novità per Rousseau e per iscritti e cittadini? Essi potranno dare la loro opinione non solo sulla politica nazionale, ma anche su quella regionale ed europea, nonchè presentare propri progetti di legge. Ogni funzione della piattaforma avrà inoltre il proprio referente, scelti chiaramente tra gli uomini del movimento pentastellato: Manlio Di Stefano e Nunzia Catalfo, rispettivamente deputato e senatrice, si occuperanno di “Lex nazionale”, cioè delle domande a risposta chiusa che saranno rivolte ai cittadini per sapere la loro opinione sulle leggi di volta in volta all’esame del parlamento; Davide Bono, consigliere del Piemonte, per invece Lex regionale e l’eurodeputato David Borrelli per Lex Europa.
Per quanto riguarda la funzione “scudo della rete” – ossia la raccolta fondi per la tutela legale del movimento e dei suoi iscritti – se ne occuperà Alfonso Bonafede, mentre la senatrice Paola Taverna sarà la “handler” per la voce “attivismo”. In ultimo ma non da ultimi Roberto Fico e Alessandro Di Battista penseranno a gestire il gruppo di lavoro nei Meetup mentre il deputato Danilo Toninelli, altro volto noto del M5s, si occuperà delle proposte di legge “dal basso” (ossia di “Lex iscritti”).