«Berlusconi è politicamente defunto. Non ha lasciato eredità. Peggio ancora ha lasciato quel che restava della sua eredità nelle mani di Salvini. L’unico berlusconiano che è rimasto in circolazione, realista e concreto, è Verdini». Lo dice, in una intervista a Il Mattino, l’ex presidente del Senato Marcello Pera, secondo il quale Berlusconi «è solo un ostacolo al movimento politico liberale e conservatore che pure esiste in Italia e non ha più voce. Lui non è più protagonista».
I tentativi di Fitto, Alfano ed altri? «Mi pare che siano assediati dalla tattica di conquistare quel che resta di Forza Italia che, oggettivamente, non c’è più. Non esiste. È solo un Palazzo d’Inverno che si sta sbriciolando», risponde Pera, che sottolinea come il centrodestra debba «prepararsi per quando la parabola Renzi sarà esaurita con una generazione di trentenni capaci, scelti per merito più che per fedeltà, liberi di costruire un movimento liberale e conservatore». Per ora, il tentativo di Renzi va assecondato, soprattutto se si parla di riduzione delle tasse, da sempre uno dei punti fermi del programma di Forza Italia: «Non dobbiamo opporci anche perché la riforma fiscale era una nostra bandiera e Berlusconi ha perso anche questa bandiera. Anche quando Renzi non ci piacesse, noi dobbiamo assecondare il suo sforzo di riforma liberale del fisco. Non ci siamo riusciti noi, se lo fa lui benissimo», conclude Pera.