Strasburgo condanna l’Italia sulle unioni gay: “riconosca i loro diritti”. La pronuncia è della Corte europea dei diritti umani che ha sancito la violazione dei diritti delle coppie omosessuali. L’Italia deve dunque introdurre il riconoscimento legale per le coppie dello stesso sesso. La condanna dai giudici di Strasburgo riguarda in particolare la violazione dei diritti di tre coppie omosessuali. La Corte ha riconosciuto all’unanimità che vi è stata una violazione del’articolo 8 della Convenzione europea dei diritti umani, che regola il rispetto per la vita privata e famigliare. La Corte ha ritenuto che “la tutela giuridica attualmente in vigore per le coppie dello stesso sesso in Italia, come è stato dimostrato dalla situazione dei ricorrenti, non solo non tutela le esigenze fondamentali di una coppia impegnata in una relazione stabile, ma non è neppure sufficientemente affidabile”.
Prima dell’Italia, nel 2013, sempre dalla Corte era stata condannata la Grecia per aver escluso dalle unioni civili le coppie dello stesso sesso.
Sabato Renzi ha annunciato: approvazione entro l’anno
Nella giornata della direzione del Pd di sabato il premier e segretario del Pd Renzi ha annunciato: “Unioni civili entro l’anno”. Proprio l’annuncio di Renzi ha indotto il parlamentare democratico Scalfarotto ad interrompere lo sciopero della fame finalizzato ad attirare l’attenzione sull’argomento. Ma le parole del premier hanno anche scatenato la reazione della Cei per la quale “le urgenze sono altre. Per esempio, la famiglia”.
Unioni gay, Fratoianni: “Sentenza misura arretratezza Paese”
“La sentenza di oggi misura ancora una volta lo stato di arretratezza del nostro Paese sul terreno dei diritti civili e di libertà. Fa dunque bene il sottosegretario Scalfarotto a chiedere uno scatto di orgoglio. Mi permetto però di segnalargli che le resistenze e le tattiche dilatorie a cui si riferisce vengono dall’interno della maggioranza che sostiene il governo di cui fa parte”. Lo afferma in una nota Sinistra Ecologia Liberta con il coordinatore nazionale, Nicola Fratoianni. “Come Scalfarotto sa bene in Parlamento esiste già una possibile maggioranza per approvare una legge ben più avanzata di quella attualmente in discussione al Senato. Chieda quindi uno scatto innanzitutto al suo governo e al suo partito. Noi siamo pronti”.