“Annunci, annunci e ancora annunci è imbarazzante il trionfalismo di Renzi nel comunicare che taglierà le tasse quando è proprio lui che le ha imposte. Non abbasserà la pressione fiscale perché il suo è il governo delle tasse, ha rimesso l’Imu sulla prima casa che avevamo tolto noi, impone l’Imu agricola, la Tari, la Tasi, ha aumentato le accise e la tassazione sui risparmi. Alle sue balle da assemblea Pd, noi contrapponiamo i numeri da spavento delle tabelle del Def. Nel 2014 alla presentazione della legge di Stabilità aveva annunciato un taglio della tasse per il 2015 di 18 miliardi di euro. Nella realtà, che è quella che conta, i dati lo smentiscono: la pressione fiscale rispetto all’anno scorso è aumentata”.
All’attacco del capogruppo della Lega Nord alla Camera Massimiliano Fedriga si aggiungono le parole del segretario federale Matteo Salvini: La “rivoluzione” di Renzi? Promette di togliere la tassa sulla prima casa, che hanno messo loro. Eliminare l’IMU sui terreni agricoli, che hanno introdotto loro. Abbassare Irpef, Ires e Iva, che hanno aumentato loro. Più che una rivoluzione, a me sembra l’ennesima ‘renzata’ di un chiacchierone!.
De Magistris “Renzi è furbacchione, ma ora non ci fa più fessi”
“Renzi è un mattacchione e un furbacchione, ma ora non ci fa più fessi”. Le esternazioni sono del sindaco di Napoli Luigi De Magistris nel corso di ’24 Mattino’ Alessandro Milan su Radio 24. Il riferimento è al taglio delle tasse annunciato dal premier. “Sono anni che i comuni subiscono tagli. Anche quando Renzi fece l’operazione degli 80 euro, in realtà fece un taglio di risorse ai comuni. Ora fa una tipica propaganda berlusconiana dicendo ‘taglio le tasse’, poi le caricherà sui Comuni. Io non ci credo più. Nel 2015 e 2016 solo a Napoli Renzi ha tagliato 350 milioni di euro. Renzi sta creando da noi una piccola Grecia, ci sta strangolando ogni giorno così poi i sindaci devono tagliare i sevizi ai cittadini. Lui è stato sindaco e all’inizio mi aspettavo un approccio diverso, invece vedo la peggiore tradizione dei governi liberisti degli ultimi anni, con più propaganda”.