Sondaggio La Stampa: gli italiani non si fidano. Poca fiducia sul piano fiscale promosso da Renzi. Il taglio della Tasi piace di più rispetto agli sgravi dell’Irpef.
Renzi, la rivoluzione fiscale e gli italiani, pare sembra essersi delineato definitivamente il nuovo tormentone nell’estate politica italiana. E’ proprio questo l’ argomento principale del il sondaggio Piepoli pubblicato dal quotidiano di Torino, La Stampa. Il primo effetto dell’annuncio? Dopo aver toccato il minimo storico, 33%, torna a crescere di due punti percentuali la fiducia verso il Presidente del Consiglio. Inversione di tendenza o effetto rimbalzo? Sarà interessante tenere sotto controllo il dato nelle successive rilevazioni.
Come hanno giudicato gli italiani l’annunciano? Non si fidano. Sette su dieci esprimono chiaramente le loro perplessità dichiarando che hanno poco o nessuna fiducia sull’effettiva realizzazione del “piano”. I fiduciosi, invece, sono pari al 39%.
Molto interessante è osservare come la proposta è stata accolta dall’elettorato. In questo caso c’è perfetta parità tra chi è rimasto sorpreso, il classico fulmine a ciel sereno, e chi invece in qualche modo si aspettava questa mossa del Premier. Curioso notare che la percentuale più elevata tra gli “spiazzati” dalla mossa siano proprio elettori del centro-sinistra (56%). Pare, quindi, sempre più evidente l’obiettivo del segretario del Pd: allargare la base elettorale storica del centro-sinistra e strizzare l’occhio all’area moderata. Una mossa strategica, dunque, per ridare forza e vigore al progetto del Partito della Nazione. Il concetto è rimarcato chiaramente dall’immagine sulle priorità fiscali filtrate a seconda dell’appartenenza politica. Per gli elettori di centro-sinistra la priorità assoluta restano gli sgravi per i pensionati e gli sgravi Irpef (43%) mentre per l’elettorato di centro-destra la priorità assoluta (45%) è l’abolizione di tutte le tasse sulla prima casa.
Sondaggio La Stampa-intenzioni di voto: sale il Pd, stabile M5S, flessione per Lega e Forza Italia.
Torna a salire la fiducia verso Renzi, torna a crescere il Partito Democratico che arriva al 33,5% guadagnando un punto. Resta stabile, il principale partito d’opposizione, il M5S con un considerevole 24,5% mentre perdono terreno i principali partiti di centro-destra che lasciano sul campo lo 0,5%. La Lega Nord è stimata al 16% mentre Forza Italia è al 10,5%. Nessuna variazione per gli altri movimenti politici.