Taglio delle tasse: è da qualche giorno che il premier Renzi ha deciso di puntare l’agenda politica verso la questione spinosa dell’abbassamento delle carico fiscale. In piena estate probabilmente ha voluto dare un segnale forte facendo capire che il governo non va in vacanza e che è pronto a impegnarsi per nuovi obiettivi.
L’annuncio dato ai microfoni del TG5 e riportato da Repubblica è stato questo: “Se si fa la spending review e si eliminano gli sprechi della pubblica amministrazione e si fanno le riforme, l’Italia riparte e butta giù le tasse”.
Taglio delle tasse e nodo riforme
Molte riforme sono in attesa di approvazione e la carne sul fuoco messa dal governo è davvero tanta. In attesa di portare a termine l’obiettivo di una riforma complessiva della pubblica amministrazione, che il ministro Marianna Madia vorrebbe approvata entro l’estate, ma che in questi giorni vede l’opposizione anche del mondo ambientalista per alcune norme riguardanti le autorizzazioni a costruire rilasciate dalle Soprintendenze.
La posizione della minoranza Pd
Renzi oltre agli ostacoli rappresentati dalle opposizioni vorrebbe scavalcare anche quelli della sua minoranza PD che, a suo dire, sta frenando il cammino delle riforme: “Se sono qui è per rispondere alle esigenze degli italiani, non di D’Alema, Bersani, Fassina o la minoranza Dem.” Forse scordando che Fassina è già fuori dal PD, è evidente che Renzi considere la sinistra all’interno del Partito Democratico come un nemico peggiore di quello delle opposizioni ufficiali. La lotta interna non accenna a diminuire e i mal di pancia sono sempre presenti. La vocazione a dettare la linea del governo non tenendo conto delle opinioni di altre parti del PD non accenna a diminuire, anzi questo annuncio sulle tasse assomiglia un po’ vagamente a quello dato da Berlusconi nei tempi che furono. Si spera che questa volta ci sia più concretezza nel mantenere gli impegni presi.
Renzi e l’Europa
Il premier Renzi avverte anche l’Europa dichiarando che deve dare una mano ai Paesi, tra cui l’Italia, che si stanno impegnando per far ripartire l’economia, al contempo rassicurando i partner europei dicendo di voler mantenere il limite del 3% tra debito e PIL.
Per sottolineare che un governo è utile ai suoi cittadini solo se fa le cose, Renzi si rivolge a Crocetta e Marino, in bilico nelle rispettive poltrone di governatore della Sicilia e di sindaco di Roma, per ricordare loro che se un amministratore non è in grado di portare avanti un programma politico in tempi ragionevoli, come si aspetterebbero i cittadini, dovrebbe farsi da parte per lasciare spazio a nuovi attori politici più capaci.
Il nostro premier sta facendo di tutto per dimostrare che il suo governo sta rispettando gli impegni con gli italiani e rilancia, settimana dopo settimana, l’agenda governativa, rischiando di fare riforme poco ragionate o di perdere pezzi del suo partito.
Lorenzo Chemello