Sondaggio Euromedia, per metà italiani i no euro non possono governare in modo affidabile (24/07)
Sondaggio Euromedia, per metà italiani i no euro non possono governare in modo affidabile
Le vicende economiche della Grecia, con gli accordi strappati a uno Tsipras costretto a rimangiarsi il rifiuto tra l’altro appoggiato dai greci con il No al referendum, continuano a interessare i nostri istituti di sondaggi, soprattutto per l’impatto che possono avere sulle vicende nostrane e di altri Paesi europei in condizioni simili alle nostre.
Così un sondaggio Euromedia ha chiesto se quello accaduto nelle ultime settimane è stato un tentativo di salvare l’Europa e l’euro o una sorta di colpo di Stato ai danni della Grecia, come denunciato da molti su twitter per esempio con l’ashtag @thisisacoup, o un modo per salvare la Grecia.
La maggioranza relativa, il 43,5%, pensa che si sia provato a salvare l’Europa, e per il 21,5% a salvare la Grecia. Solo un 25,7% pensa sia stato un colpo di Stato ordito dalla Germania
Secondo il sondaggio Euromedia comunque da questi accordi o non esce vincitore nessuno, per il 26,4% o la Germania di Merkel e Schauble, per il 26,1%. Solo l’8% pensa che il vincitore sia il popolo greco o Tsipras, per il 5,3%, o addirittura Varoufakis, il 3,2%. Il 12% ritiene che a vincere siano state le banche private, e per il 6,9% Mario Draghi
In ogni caso la stragrande maggioranza ritiene che Renzi non abbia svolto alcun ruolo da protagonista del compromesso greco, non abbia contato nulla, mentre un 10% circa pensa abbia aiutato le posizioni della Merkel e un altro 10% quelle di Tsipras
Sondaggio Euromedia: per gli italiani posizioni dei no euro indebolite dopo le vicende greche
Per una maggioranza relativa di italiani, il 42,7% contro il 35,2%, il fronte No euro dopo l’accordo greco è più debole, mentre una minoranza pensa che l’umiliazione di Tsipras abbia compattato e rafforzato coloro che sono contro la moneta unica.
Opinione confermata anche nella domanda sull’affidabilità di movimenti come Lega, M5S, Front National, Podemos, Syriza, come forza di governo alternativa: ben il 49,7% risponde di no, mentre solo un terzo pensa possano un domani governare bene i rispettivi Paesi
Sondaggio Euromedia: M5S ancora in aumento, al 24,4%
Passando alle intenzioni di voto, il Pd rispetto alle ultime rilevazioni di due settimana fa rimane all’incirca stabile, fermando la propria caduta, ma il dato più significativo è l’ennesimo progresso del M5S che sale del 1% al 24,4%, mentre la Lega Nord va al 15,6%, +0,5%, e Forza Italia prosegue il proprio declino, al 12,7%, -0,5%
Tra i partiti minori sempre bene Fratelli d’Italia al 4,3%, mentre sono in deciso calo SEL e le altre forze di sinsitra che insieme arrivavano al 7,8% due settimane fa e ora solo al 7,2%
Infine Area Popolare (NCD+UDC) scivola al 2,5%
Risulta in calo anche la fiducia verso Renzi e il governo, su livelli che Berlusconi aveva a metà mandato, il 32,2% per il premier e il 25,3% per il governo. Come si vede è il risultato di un calo continuo, di pochi decimali ma costante, da giugno in poi.
Fiducia bassa che si percepisce anche nell’affidabilità delle promesse di taglio delle tasse, TASI prima e poi IRPEF e IRAP, effettuate da Renzi. Solo il 27,9% le ritene affidabili e veritiere, e ben il 64,1% non ha alcuna fiducia che questi tagli avverranno veramente