Boldrini: “La strada della precarizzazione ha fallito”
“Il 25 maggio “c’è una scadenza elettorale importante: votate come volete ma partecipate alla vita politica del Continente”. È l’appello lanciato dalla presidente della Camera Laura Boldrini ai giovani che hanno seguito il suo intervento per la presentazione del progetto ‘Youth Guarantee con il ministro del Lavoro Giuliano Poletti e il presidente della regione Lazio Nicola Zingaretti in un centro congressi nel quartiere di Testaccio nella capitale.
Nel suo intervento la Boldrini si è detta ottimista sulle capacità dei giovani di contribuire al rilancio dell’Italia ma spetta gli stessi giovani in prima persona sfidare la crisi, mettendo in gioco “la propria creatività, partecipando direttamente e impegnandosi per prendere nelle proprie mani il destino di questo Paese”. Infine un appello all’impegno pubblico: “Impegnatevi sempre di più -ha esortato Boldrini- nella politica non lasciatela nelle mani di chi la usa per scopi personali anzichè per il bene comune. Fatene una cosa pulita, aperta, partecipata, come è giusto che sia e come è scritto nella nostra Costituzione”.
La Bodrini ha poi parlato dell’emergenza disoccupazione, attaccando le politiche neoliberiste degli ultimi governi: “Non è con la corsa al ribasso dei costi del lavoro che l’Italia tornerà un paese di punta nella competizione internazionale. La strada della precarizzazione del lavoro l’abbiamo percorsa ampiamente in questi anni, e come tutti possono vedere non ha portato i risultati che venivano dichiarati”.
“L’occupazione non è cresciuta ma diminuita – ha aggiunto – le imprese hanno continuato a delocalizzare. L’Italia continua a perdere posizioni. Questa strada va abbandonata, e abbandonata la filosofia che l’ha incoraggiata e sostenuta. Ci hanno detto che un Paese per crescere economicamente deve comprimere i diritti delle persone che lavorano e che le conquiste sociali degli anni del passato sarebbero privilegi non più sostenibili. Ma guardiamo la Germania, l’economia più solida ha i salari più alti e i sindacati più solidi, e il governo ha in programma l’innalzamento del salario minimo e dare più forza al welfare. Anche il Fmi ha chiesto all’Italia di spingere di più sull’innovazione. La mancanza di lavoro – ha concluso Boldrini – ha sempre prodotto disperazione sociale e favorito il populismo autoritario”.