Rush finale per la scadenza del pagamento della prima rata della Tasi, la Tassa sui Servizi Indivisibili. Il 16 giugno sarà l’ultimo giorno disponibile a carico dei proprietari e degli inquilini di appartamenti in locazione. Ma è il caos totale, mancando le aliquote e detrazioni della prima e della seconda casa per più di 7000 Comuni.
Anzitutto si comincia con l’assenza dei bollettini precompilati che i Comuni avrebbero dovuto inviare. Quindi la coincidenza di giorni di pagamento della Tasi con l’Imu (16 giugno e 16 dicembre), il che comporterà – molto probabilmente – alcuni disordini in seno agli uffici degli enti locali predisposti. Dulcis in fundo l’assenza più totale delle delibere del Comune per l’applicazione delle aliquote. Inoltre la mancanza di uniformità (ovvero la larga discrezionalità) rischia di creare 75.000 Tasi diverse.
Il calcolo del pagamento è più che complesso; Alessandra Caparello di ‘investireoggi.it’ ce lo spiega: “la prima rata, quella del 16 giugno 2014, dovrà essere calcolata sulla base dell’aliquota e delle detrazioni dei dodici mesi dell’anno precedente; il saldo avverrà, a conguaglio, sulla base degli atti comunali pubblicati nell’apposito sito alla data del 28 ottobre (in caso di mancata pubblicazione, varranno gli atti adottati per l’anno precedente). Solo per il 2014, per gli immobili adibiti ad abitazione principale, si pagherà in un’unica rata entro il 16 dicembre, se, al 31 maggio, non risulterà pubblicata la delibera comunale di approvazione delle aliquote e delle detrazioni. Per gli altri immobili, la prima rata andrà versata applicando l’aliquota di base dell’1 per mille, nel caso in cui il Comune non abbia deliberato diversamente entro il 31 maggio 2014. Si attende quindi la fine del mese di maggio, ancora 15 giorni di tempo affinché siano pubblicate le delibere comunali sulle aliquote Tasi e poi nei 15 giorni successivi si dovrà procedere al calcolo Tasi entro la scadenza del 16 giugno 2014, per la prima rata”.
E per una crisi che, a quanto sembra, sta volgendo al termine quasi tutte le città hanno aumentato l’aliquota Tasi. A Milano saranno pagati 64 euro in più, addirittura. Ad Aosta e Pordenone, al contrario, le aliquote non sono salite.
Daniele Errera