Il giallo riguarda la pubblicazione di un libro scritto dal radicale Matteo Angioli con l’aiuto di Angiolo Bandinelli, Carlo Ripa di Meana e lo stesso Pannella. I protagonisti del divorzio politico, comunque da verificare, sono i principali esponenti radicali del nostro Paese: Marco Pannella ed Emma Bonino.
È il leader che attacca Bonino. L’occasione è fornita dalla diretta radio tra Pannella e Massimo Bordin, voce storica di Radio Radicale. L’accusa principale? “Parla con il mondo tranne che con noi”. Di mezzo c’è come detto la storia di un libro. La storia è di qualche anno fa: “Cinque anni fa non volle far pubblicare un libro, pena le dimissioni dal partito”.
Pannella: “Ha contatti con tutto il mondo tranne che con noi”
Pannella accusa: “Emma Bonino si comporta come se si fosse dimessa dal partito. Non opera più da militante ed esponente radicale”. Un fiume in piena Pannella: “Ha contatti con tutto il mondo tranne che con noi”. E oltre alla questione del libro mai pubblicato, secondo la versione di Pannella, a causa delle telefonate di Bonino a a “Mezza Italia del potere” ci sono tante altri episodi su cui il leader sembra torna polemicamente. Tra questi l’inserimento di Bonino nella lista dei ministri del Governo Letta di cui si ascrive il merito per poi rimproverare la compagna di una vita e di mille battaglie: “s’è fatta cacciare senza neanche un lamento”.
Pannella: “Nomina a segretario di un bellimbusto”
“Si comporta come se non avesse più nulla a che vedere coi Radicali. L’ultima volta che ho discusso con lei è quando ha ottenuto la nomina a segretario del partito di un bellimbusto (il maliano Demba Traoré, ndr ) che poi è scomparso (…)”.
Replica di Bonino a Pannella
“È una giornata molto complicata, preferisco non parlare”. Poi Bonino ci ripensa e aggiunge: “Il libro che non avrei fatto uscire? Chiedete a Pannella”. Sul divorzio o sull’allontanamento dai radicali è netta: “Ma siete scemi? Io sono iscritta a quel partito a 2.500 euro al mese”