Le difficoltà di Renzi tra rinvii e rallentamenti nel cammino delle riforme
Ricorrere all’immagine di un premier tirato per la giacchetta per riassumere l’ultima fase di Matteo Renzi prima della pausa estiva, potrebbe sembrare eccessivo ma non lo è. Il riavvicinamento a Denis Verdini, la questione Marino a Roma e quella Crocetta in Sicilia non possono che sommarsi a tutte le difficoltà di Renzi palesatesi lungo l’ultimo tratto del cammino del suo esecutivo: tutte o quasi le riforme si faranno probabilmente in autunno.
Speranza: “Usare voti Verdini è inaccettabile”
A sinistra, sia in quella della maggioranza targata Pd che in quella all’opposizione targata Sel, il profilarsi di un nuovo Patto del Nazareno non è visto di buon occhio. Dalle file del Pd a levarsi è la voce del deputato Speranza: “Usare i voti di Verdini per rendere la nostra discussione interna più facile è una scorciatoia sinceramente inaccettabile”.
“Unità Pd la deve cercare Renzi”
Ne segue il monito al premier: “I voti di Mastella per il governo Prodi erano indispensabili così come quelli di Berlusconi all’inizio di questa legislatura. Oggi se il Pd è unito non abbiamo bisogno dei voti di Verdini e tantomeno di quello degli amici di Cosentino. Ma l’unità del Pd la deve cercare prima di tutto Renzi che è il segretario”.
Sel: “Renzi deve chiedere nuova fiducia”
Ancor più dura la reazione di Sel espressa dalle parole del capogruppo alla Camera Arturo Scotto: “Qualora dovesse nascere un nuovo gruppo parlamentare di supporto al governo e alla maggioranza con Denis Verdini, Renzi deve fare un atto di chiarezza davanti al Paese e presentarsi alle Camere per chiedere una nuova fiducia, perché quando cambia la base parlamentare della maggioranza di governo è giusto fare chiarezza, non bastano i ‘pourparler’ o le cene al ristorante, vogliamo conoscere anche il menù”.
La situazione delle riforme
Come già accennato, le difficoltà di Renzi non possono che riflettersi nell’andamento delle riforme proposte dal suo Governo. Il tempo sa essere tiranno e la fretta non fa mai comodo a nessuno. Ecco quindi la scelta di procedere per rinvii.
Provvedimento intercettazioni bloccato da mille emendamenti
È la sorte, in ultimo, del provvedimento sulle intercettazioni. A dispetto di quanto auspicato dal ministro della Giustizia Orlando, l’approvazione prima della pausa sembra pura utopia: a bloccare il tutto un migliaio di emendamenti delle opposizioni; di questi ne può vantare seicento il M5S.
Governo attendista su riforma istituzioni
Non è andato diversamente alla riforma delle istituzioni. Anche qui la maggioranza ha preferito seguire la linea della prudenza e rinviare tutto all’autunno quando i nuovi equilibri innescati dal caso Verdini si saranno meglio assestati.
Riforma terzo settore bloccata in commissione Senato
Sotto l’ombra lunga dell’inchiesta Mafia Capitale e gli altri scandali che hanno travolto il mondo del no profit, anche alla riforma del terzo settore è toccata la sorte del rinvio. La riforma è bloccata in commissione al Senato; la sua approvazione, ancora lontana, dovrebbe arrivare entro fine anno.
Su Unioni civili vince ostruzionismo centristi
Rinviata anche la decantata legge sulle unioni civili. L’iter della legge in commissione è bloccato dalla mancata relazione del governo. A tirare per la giacchetta il premier sono in questo caso i centristi della maggioranza: il loro ostruzionismo per ora vince. Ma l’ottimismo su una risoluzione ormai prossima filtra anche dalla minoranza Pd. A parlare è ancora il deputato Speranza: “In Senato abbiamo raggiunto una mediazione molto avanzata sui diritti civili: da parte nostra c’è un totale e convinto sostegno su questo tema”.
Grasso: “È tempo di riconoscere diritti coppie omosessuali”
Sul tema unioni civili, è tornato anche il presidente del Senato Pietro Grasso intervenuto alla cerimonia del Ventaglio a Palazzo Giustiniani: “Non posso non sottolineare con forza il ritardo accumulato negli anni. Ormai è giunto il tempo per riconoscere piena cittadinanza ai diritti delle coppie omosessuali, prendendo atto e regolando la realtà sociale del nostro Paese.
Su Riforma governance Rai 2 mila emendamenti
Rallentata anche la riforma della governance Rai: qui gli emendamenti sono 2 mila. Il premier punta soprattutto su questa riforma per tirarsi fuori dalle difficoltà e rilanciare la propria immagine e quella del proprio esecutivo. Il tempo stringe ed anche questa riforma rischia di essere rinviata a settembre.