Pannella Bonino: ‘c’eravamo tanto amati’. Continua il (duro) duello a distanza tra Marco Pannella ed Emma Bonino, senza esclusioni di colpi, bassi talvolta.
Dopo il lapidario commento dell’altro giorno, l’ex ministra degli Esteri e più volte candidata alla Presidenza della Repubblica, alla domanda dei cronisti su una sua possibile uscita dal Partito Radicale ha affermato: “Non mi dimetto dai Radicali. Ripeto, pago la tessera 2.500 euro al mese”.
Marco Pannella, invece, più incline al dialogo e bulimico di visibilità, alle domande del giornalista del Corriere della Sera, Tommaso Labate, ha dichiarato: “Innanzitutto vorrei vedere per quanti mesi li ha versati (i 2500 euro, ndr.) E poi, dipende da quanto uno prende al mese. Ci sono le pensioni, Emma ha anche quella di commissario europeo, immagino… Io vado in giro a piedi o in tassì, non ho auto nera o blu. Emma? Immagino che abbia l’auto nera o blu, com’è giusto”. E ha aggiunto: “Noi qua stiamo per chiudere. Le risulta che la Bonino stia facendo qualcosa per evitarlo?”.
Quando allo storico leader dei Radicali viene fatto notare che dietro alle fantomatiche “assenze” di Bonino possa esserci un unico motivo, la malattia contro cui l’ex ministra sta da tempo combattendo, Pannella risponde: “Io ho due tumori, lei ne ha uno. Ho parlato coi suoi medici e posso dire che lei non ha motivo per essere allarmata. Poi, se si parla di psichiatria…”.
Uno sfogo del fiume in piena Pannella che arriva anche a rinnegare il passato: “Emma qui non c’è mai. È venuta due o tre volte negli ultimi 15 giorni. Se io sto in una stanza, lei sta in un’altra. E tanto lo so che scriverete, voi dei giornali, che la Bonino è vittima di Pannella… Altro che vittima. È una creatura che ho contribuito a creare fino all’ultimo”. E le mille battaglie comuni? “Battaglie comuni? Le mie, semmai”.
La mancata pubblicazione del libro
Il motivo della discordia tra i due litiganti? Per onor di cronaca riportiamo le indiscrezioni secondo cui si sarebbe consumata la rottura tra uno dei più longevi sodalizi della politica italiana. Oggetto del contendere sarebbe il veto posto da Bonino diversi anni fa, pena la sua fuoriuscita dal partito, sulla pubblicazione di un libro, che riportava fedelmente la corrispondenza epistolare (tramite mail, in realtà) tra Marco Pannella e il giovane Matteo Angioli, membro del Consiglio generale dei Radicali, ex assistente di Pannella all’Europarlamento.
Il leader radicale, che non mancava mai di rispondere al ragazzo, tempo dopo farà leggere quelle missive all’amico Carlo Ripa di Meana, che definirà quelle mail delle “vere e proprie parole d’amore”. Dunque, degne di essere pubblicate.
Pannella Bonino, gelosia politica?
“Carlo Ripa di Meana, nella sua prefazione al libro, aveva interpretato quelle missive come una ventata di amore verso il partito e verso la mia persona” ha dichiarato Pannella interrogato sulla questione. “Era un rapporto come quello con la Bonino quando eravamo giovani. Un’amicizia con un giovane radicale verso il quale nutrivo molta fiducia”.
Perché Emma Bonino avrebbe posto il veto sulla pubblicazione del testo? “Avrà avuto i suoi riflessi, non tutti razionali – ha detto Pannella -. Ha qualche problema psicologico, politico e personale. Quando seppe di questo libro non si capisce perché si scatenò”.
Un ruolo da prima donna che difficilmente è accostabile alla figura di Emma Bonino. Semmai a quella del Marco Pannella degli ultimi anni. E intanto, mentre i due litigano a distanza, le battaglie portate avanti da decenni dal partito radicale passano in secondo piano, offuscate da un litigio tragicomico non degno della statura politica dei due duellanti.
Francesco Ferraro