Nuovo post di Beppe Grillo contro l’esposizione universale milanese del 2015. Questa volta, però, il comico genovese ha attaccato Raffaele Cantone, neopresidente dell’Autorità nazionale anticorruzione ed ex magistrato impegnato contro la camorra. Secondo Grillo, infatti, il suo ruolo si è rivelato inutile: “È un signore che ha la responsabilità dell’autorità anticorruzione e che sulla corruzione dell’Expo non ne sapeva nulla. A che pro prende quindi lo stipendio e a cosa serve l’autorità anticorruzione?”. Il leader pentastellato ha, poi, bacchettato il commissario straordinario all’Expo Giuseppe Sala: “E’ indignato e sorpreso dal comportamento dei suoi collaboratori – ha scritto –. E’ come se il commissario Maigret durante le sue famose inchieste avesse sempre come collaboratori dei ladri e non se ne accorgesse e gli venisse confermata la fiducia”.
L’arresto del direttore generale delle costruzioni Angelo Paris non ha, quindi, fatto infuriare soltanto il premier Renzi: “L’Expo è il gioco dei quattro cantoni – fa sapere Grillo – nel quale troviamo un ex magistrato, un commissario, un premier e un eroe del Pci come Primo Greganti, che si è fatto la galera pur di non mandare in galera i percettori delle sue tangenti”. “Ci sono i politici che agiscono nell’ombra e che poi si indignano, ma non con i ladri, ma con chi si indigna per le ruberie spiegando che – continua Grillo – è una vergogna che i ladri finiscano in galera in periodo elettorale e che questo si traduca in un vantaggio nelle urne per chi non ruba”.
E rincara la dose con l’ennesima provocazione: “Per par condicio arrestate un cittadino onesto, meglio se iscritto al M5S”. Il finale dell’intervento del comico è chiaro e forte, a ridosso delle consultazioni del 25 maggio: “Fermiamo i partiti e l’Expo, che è un furto aggravato e continuato”. Con quest’ultimo slogan Grillo suona la carica ai suoi in vista della probabile ospitata a Porta a Porta.