Governo battuto in Senato su riforma Rai. La votazione in questione è quella sull’articolo 4. Con 121 voti favorevoli e 118 contrari, sono stati approvati gli emendamenti delle opposizioni e della minoranza del Pd. Il 4 agosto verrà dunque nominato il nuovo Cda di Viale Mazzini secondo i criteri della legge Gasparri.
Gli emendamenti soppressivi dell’articolo delega per quanto riguarda il canone Rai portano la firma, oltre che della già citata minoranza dem, anche di Forza Italia, M5S, Sel e Lega. Il Governo, con grande soddisfazione delle opposizioni, inciampa ancora.
Brunetta: “Maggioranza non c’è più”
La gioia di Forza Italia, espressa via Twitter dal capogruppo alla Camera Renato Brunetta: “Governo battuto a Palazzo Madama su riforma Rai. Verdiniani o non verdiniani maggioranza non c’è più. Good morning Vietnam-Senato. Ciao Renzi!”.
Governo battuto a Palazzo Madama su riforma Rai. Verdiniani o non verdiniani maggioranza non c’è più. Good morning Vietnam-Senato.Ciao Renzi
— Renato Brunetta (@renatobrunetta) July 30, 2015
Approvati articolo 1 e articolo 3
Approvato invece, in mattinata, l’articolo 1 che stabilisce l’impossibilità di nomina nel cda di membri dell’esecutivo in carica o che lo sono stati nei 12 mesi precedenti. Un provvedimento che ha così accolto le richieste, su tutti, del M5S. Stessa sorte per l’articolo 3 in merito all’attività gestionale dell’azienda pubblica: “L’amministratore delegato e i componenti degli organi di amministrazione e controllo della Rai sono soggetti alle azioni civili di responsabilità”.
Convocata Bicamerale per il 4 agosto
Come preannunciato, l’Ufficio di presidenza della Commissione di Vigilanza Rai ha convocato per il 4 agosto la riunione della bicamerale per eleggere i 7 membri del cda Rai che le spettano di competenza. Una elezione che avverrà con i criteri stabiliti dalla legge Gasparri, in attesa di scoprire le sorti della riforma della governance di Viale Mazzini.
M5S: “Decisione di oggi è blocco procedure trasparenza”
Contrari alla data del 4 agosto, oltre a Lega e Sel, il M5S: “La decisione di oggi è un blocco per tutte le procedure di trasparenza, di condivisione e di valutazione dei candidati. Si tratterebbe di raccogliere lunedì in quattro e quattro otto le candidature, vedere le disponibilità. Noi presumo che daremo comunque un nome, visto che abbiamo 5 voti in vigilanza” ha dichiarato il senatore Alberto Airola. Favorevoli invece maggioranza e Forza Italia. Astenuto il Psi.
Sel: “È stata fatta una forzatura”
Il coordinatore nazionale di Sel Nicola Fratoianni: “Oggi in commissione di Vigilanza è stata fatta una forzatura. Il Pd e la maggioranza hanno deciso di votare con la vecchia legge il rinnovo del Consiglio di amministrazione della più grande azienda culturale del Paese ad agosto. Visto che il consiglio è scaduto da due mesi non si capisce questa improvvisa accelerazione”.
Dal blog di Grillo: “Renzi imita Gasparri”
La protesta del M5S è continuata con un post sul blog di Beppe Grillo firmato dai parlamentari pentastellati. Qui si legge tra le altre cose l’accusa rivolta a Renzi e al suo Governo: “Insomma il presidente del consiglio ha deciso che entro pochi giorni si debba votare il nuovo consiglio di amministrazione della Rai. È in questo modo che vogliono individuare le persone che dovranno guidare il servizio pubblico per i prossimi tre anni: niente trasparenza, niente competenza, niente merito. Solo bandierine da piazzare, così il premier imita Gasparri”.
Fico: “Riforma Rai è carta straccia”
Di tono pressoché identico, le dichiarazioni del presidente della Vigilanza Rai Raffaele Fico: “La riforma della Rai di Renzi è carta straccia come lo è lo stesso presidente del Consiglio”. Per Fico l’esecutivo “è confuso, non conosce i tempi parlamentari”. Sicuro afferma: “Questi sono gli ultimi rantoli di una cultura che sta morendo”. E sulla data di convocazione della Bicamerale ammonisce: “Non è con la fretta che si fanno le scelte migliori per il servizio pubblico e si scelgono i profili più adatti”. Aggiunge: “I cittadini hanno il diritto di avere una televisione di Stato indipendente e dal profondo respiro culturale. Senza questi fattori pagare il canone non avrebbe senso”.
Ap chiede revisione composizione Bicamerale
In una lettere inviata ai presidenti di Camera e Senato, Boldrini e Grasso, è invece raccolta la protesta di Area popolare: chiedono venga affrontata la questione della composizione della commissione Bicamerale. Il capogruppo alla Camera Maurizio Lupi ha fatto notare come Fi sia eccessivamente rappresentata in commissione: 7 i membri azzurri; solo due quelli di Ap.
Fi, Gasparri: “O cambiano tutte composizioni o niente”
La risposta di Fi è stata affidata alle parole di Maurizio Gasparri: “O si cambiano tutte le composizioni delle bicamerali o niente”. Il senatore azzurro ha infatti sottolineato come il suo partito sia sottorappresentato al Copasir (dove Fi non ha ancora un suo rappresentante) ed ha bollato come “provocazione” l’uscita di Lupi.