In principio fu la Cassa del Mezzogiorno, un istituto ideato sotto il Governo De Gasperi con l’obiettivo di sviluppare progetti infrastrutturali destinati al sud Italia. Poi, però, nel 1992 fu dismesso. Ora Renzi sembra intenzionato a ricostituire una sorta di Ministero per il sud, mentre Delrio parla di un’officina per il Mezzogiorno.
Un’idea solleticata per via del rapporto Svimez 2015: brutale, impietoso. Ci dice come una persona su tre è a rischio povertà, nel sud Italia. Le famiglie povere sono cresciute del 37,8% nel Mezzogiorno, mentre del 34,4% nel centro-nord. Sicilia e Campania guidano la sfortunata classifica della miseria: addirittura il 41,8% delle famiglie in Trinacria (antico nome della Sicilia, ndr) sono a rischio indigenza. Un sud che anche a livello macroeconomico è frenato: -1,3% il Pil del territorio. Un segno negativo che si ripresenta da sette lunghi anni, ormai. All’interno della cornice industriale, poi, il Meridione vede una progressiva “desertificazione industriale”, una tesi ulteriormente avvalorata dal paragone posto in essere dallo Svimez: “il Sud è cresciuto del 13%, tra 2000 e 2013: la metà della Grecia che ha segnato +24%. Oltre 40 punti percentuali in meno della media delle regioni Convergenza dell’Europa a 28 (+53,6%)”. Anche l’occupazione è stata vissuta più drammaticamente al sud: degli 811.000 occupati che in Italia hanno perso il posto di lavoro tra 2008 e 2014, ben 576.000 sono residenti al sud.
Per tutte queste ragioni Renzi sembra interessato a costituire un Dicastero tutto dedicato al rilancio occupazionale, industriale ed imprenditoriale per il sud Italia. Per far sì che il Mezzogiorno sia volano di sviluppo e non freno per il cosiddetto ‘sistema Paese’. Ma pare anche un’iniziativa politica di ampio respiro. Così facendo, dando più poteri e risorse al sud, si può allargare il consenso in capo a Montecitorio e Palazzo Madama presso i partiti di centro destra che sorreggono Renzi a Palazzo Chigi: Nuovo Centrodestra di Alfano, anzitutto. Ma poi si tratta anche di un segnale lanciato a Gal, il gruppo politico che conta 15 senatori (determinanti col ‘Porcellum’ come legge elettorale), vicino a Denis Verdini, ex senatore forzista e fedelissimo berlusconiano che, proprio l’altro ieri, ha lanciato un nuovo progetto politico: Alleanza Liberalpopolare per le Autonomie. Un sostegno a Renzi, ma guai ad entrare nel Pd, si affrettano a confermare.
Per le questioni organizzative, invece, chiedere a Graziano Delrio, Ministro delle Infrastrutture ed ‘angelo custode’ di Matteo Renzi: “il Sud ha potenzialità altissime ed è un’area manifatturiera importante, produce valore aggiunto, ha molti punti di forza. Le debolezze vengono spesso messe in campo, sono evidenti, pensiamo ai viadotti che crollano. I governo ha una chiara strategia, puntiamo su agricoltura, turismo, industria specializzata”. Ecco il perché del lancio di una “Grande Officina del Sud, fatta di buone pratiche per far ripartire il Mezzogiorno”, che servirà a migliorare “l’efficienza nell’esecuzione delle opere”. Opere infrastrutturali, ma non solo: si parla di agricoltura, industria, manifattura, cultura, innovazione e tanto tanto altro.