Il rapporto sul Mezzogiorno da Svimez nei giorni scorsi sta alimentando il dibattito politico. Cosa fare per il rilancio del Sud? Per il Sud serve “un piano da almeno 70, 80 miliardi di euro sulle nuove infrastrutture. Una cifra poderosa, il fulcro di un modello di rilancio. I grandi investimenti che muovono Pil e posti di lavoro sono la condizione per creare quel substrato che serve oggi in qualunque economia moderna evoluta”. Questa è l’idea del ministro dello Sviluppo Economico Federica Guidi, che in un’intervista a Repubblica spiega: dobbiamo “curare una storica carenza infrastrutturale che, come conferma il ministro Graziano Delrio, sarà uno dei pilastri di una sorta di ‘Piano Marshall’ che partirà proprio dalle infrastrutture. Così si creeranno posti di lavoro e condizioni per il rilancio”.
Ministero o coordinamento delle Regioni
L’idea di istituire un ministero del Mezzogiorno? “Sarebbe auspicabile che si attuasse. Sarebbe un segnale di attenzione politica particolare verso il Sud. Le Regioni meridionali, tutte insieme, avrebbero un interlocutore stabile e attento, da individuare in una persona che conosca bene la realtà e i problemi del Sud in una visione europea”. Lo afferma Marcello Pittella, governatore Pd della Basilicata, in un’intervista al Mattino.
Il presidente si dice anche d’accordo con la proposta di un coordinamento delle Regioni del Sud ipotizzato dal governatore pugliese Michele Emiliano: “eletto un anno prima di Emiliano, già proposi ai presidenti delle Regioni meridionali questa stessa cosa, subito dopo il mio insediamento. Non ebbi risposte”. Con un coordinamento, spiega il governatore, “si farebbe squadra attorno ad un sistema Mezzogiorno, con una visione unitaria. Un Mezzogiorno che vuole co-decidere e non subire solo decisioni calate dall’alto, senza piangersi addosso ma rivendicando la sua vitalità”.