Il premier Matteo Renzi – in visita in Giappone – ha tenuto ieri una piccola conferenza stampa durante il viaggio in treno che lo portava da Tokyo a Kyoto annunciando che, in merito alle nuove nomine Rai, “Domani il governo farà i suoi due nomi, saranno professionisti di alto profilo, di grande competenza e indipendenza“.
Per quanto riguarda la prassi che verrà utilizzata per le nomine e le polemiche che sono già sorte sul ruolo del governo, il presidente del Consiglio ha definitivamente chiarito che “Il Cda si rinnova con la Gasparri perché non c’erano alternative temporali, la prorogatio si spiega male per una azienda da tre miliardi. La forzatura sarebbe stata non rinnovare il Cda. Ora il gioco in mano – ha aggiunto – ce l’ha il Parlamento, in Vigilanza”.
Il premier ha poi continuato con un elogio alla televisione pubblica italiana: “E’ evidente che la scommessa della Rai è di grande respiro. Puntiamo a farne un punto di riferimento assoluto e di orgoglio per l’identità italiana. Sarebbe bello che la Rai trovasse il modo di accompagnare ancora meglio la fame di Italia che c’è nel mondo. La Rai è il presidio dell’informazione libera, possiede quelle magiche parole che sono “servizio pubblico””.
Quando invece i cronisti gli domandano una conferma sull’ipotesi di Campo Dall’Orto come nuovo direttore generale Rai Renzi continua a rispondere eludendo certezze: “Antonio Campo Dall’Orto è uno stimatissimo professionista, tra i più grandi innovatori, di grande qualità per autorevolezza e capacità. Però vediamo. Aspettiamo i nomi della commissione di Vigilanza e poi il Mef”.
M5s, Grillo: “Oggi il M5s voterà Freccero”
Intanto Beppe Grillo polemizza contro Matteo Renzi e il governo, ma soprattutto contro la legge Gasparri: “Oggi la Commissione di vigilanza è chiamata ad eleggere 7 componenti su 9 del consiglio di amministrazione della Rai. Il rinnovo avverrà seguendo quanto stabilito dalla legge Gasparri, quella stessa legge che nel 2008 in occasione del V-Day 2 migliaia di cittadini hanno chiesto di abrogare. Si arriva all’elezione dei nuovi vertici dopo un susseguirsi di vicende che dimostrano il fallimento totale della linea del governo e della maggioranza e, ancora peggio, l’assoluta mancanza da parte loro di un vero progetto per la Rai. C’è solo l’interesse a piazzare i propri uomini all’interno del cda. Nei mesi scorsi il M5S e altre forze politiche hanno depositato in Parlamento delle proposte di riforma della governance Rai”.
Il leader pentastellato poi aggiunge: “La nostra, in particolare, punta ad eliminare una volta per tutte l’influenza della politica nell’azienda di Stato e individua a tal fine una procedura pubblica e trasparente per selezionare i consiglieri di amministrazione secondo i criteri di onorabilità, competenza e indipendenza. Purtroppo come è evidente non ci sono stati i tempi necessari per avviare un iter serio che prevedesse l’invio di curricula e una votazione online. È una strada che avremmo di gran lunga preferito ma sarebbe stato poco responsabile da parte nostra pretendere di definire una procedura di questo genere in un fine settimana a cavallo tra luglio e agosto. Dunque, dopo attente valutazioni, abbiamo deciso di proporre il nome di Carlo Freccero come consigliere di amministrazione della Rai“.
E infatti, a conferma dell’orientamento del M5s, è arrivata una nota dei componenti cinquestelle in Vigilanza Rai – Roberto Fico, Alberto Airola, Dalila Nesci, Mirella Liuzzi, Lello Ciampolillo. La nota è stata prontamente pubblicata sul blog di Beppe Grillo a poche ore dall’inizio della riunione della commissione che voterà il rinnovo dei 7 componenti del cda di nomina parlamentare a San Macuto, dalle ore 14 di oggi. Continua la nota riguardante Freccero: “Oggi il M5S lo voterà in Commissione. Abbiamo tenuto conto della sua decennale esperienza professionale come autore e dirigente televisivo, della profonda conoscenza che ha del mezzo televisivo e del suo linguaggio e della prova di indipendenza data, in passato, mantenendo scelte editoriali coraggiose e scomode per le maggioranze in carica. Ci assumiamo la responsabilità di questa decisione con la consapevolezza di aver cercato una figura che rispondesse ai criteri da noi evidenziati nelle diverse sedi e che riteniamo indispensabili per chi è chiamato a ricoprire questo ruolo”.
“Nessun filo – continua il comunicato dei cinquestelle – ha legato e legherà mai Freccero al M5S. È scontato ma riteniamo di doverlo sottolineare per rispondere a chi, in queste ore, afferma che anche il M5S si è seduto al tavolo della lottizzazione. Il nostro unico auspicio è che Carlo Freccero, coerentemente con la sua storia, lavori fino all’ultimo per un servizio pubblico che faccia dello sviluppo del senso critico la sua missione principale, che ritorni ad essere una fabbrica di cultura e creatività investendo sulla produzione di contenuti di qualità, un’azienda in grado di anticipare i tempi puntando sull’innovazione tecnologica. In questo modo darà il suo prezioso contributo affinché la Rai possa rispondere alle esigenze dei cittadini e affrontare al meglio le sfide che l’aspettano”.
Colloqui che si stanno tenendo in questo momento tra Fratoianni e Fico fanno pensare ad un appoggio di Sel al M5s sul nome di Freccero, mentre nel Pd ci sono ancora disaccordi.
Nominato il nuovo Cda
La commissione di Vigilanza ha votato. Il nuovo Cda Rai sarà così composto: Carlo Freccero, Guelfo Guelfi, Rita Borioni, Arturo Diaconale, Franco Siddi, Paolo Messa e Giancarlo Mazzuca. Ne resta invece escluso Ferruccio De Bortoli che ha raccolto soltanto due preferenze.