Il mondo della notte è in subbuglio dopo la chiusura per 4 mesi del Cocoricò di Riccione su effetto della disposizione del questore di Rimini dopo la morte per ectasy di un ragazzo all’interno della discoteca. Interviene con toni altrettanto duri il ministro dell’Interno Alfano: “Contro lo sballo che uccide adotteremo la tolleranza zero. Non possiamo rimanere a guardare i ragazzi distruggersi il cervello e rischiare la vita. Se non addirittura perderla”. In una intervista al Corriere della Sera, Angelino Alfano torna sulla vicenda della chiusura del Cocoricò: “Continueremo a prendere provvedimenti severi in materia di prevenzione e repressione, ma su un punto voglio essere chiaro: non esiste linea dura contro le discoteche, ma contro la vendita e la cessione di droga nelle discoteche”.
Alfano: “Linea dura”
Se sarà disposta la chiusura di altri locali? “Agiremo contro coloro che non rispettano la legge”. Quanto alle misure di prevenzione in atto “ritengo che i controlli a tappeto nei locali dove più alto è il rischio di spaccio siano la strategia più efficace”. “Ho emanato direttive affinchè vengano effettuati il maggior numero di interventi per verificare le condizioni dei conducenti. Se vogliamo ottenere risultati, abbiamo bisogno della collaborazione di tutti”.
Il ministro spiega di rivolgersi “ai cittadini, soprattutto ai genitori. Il numero verde attivato per le segnalazioni relative alle scuole ha avuto un successo inaspettato. Contiamo di poter raggiungere lo stesso obiettivo in questo settore”. Torna poi sulle reazioni alla chiusura del Cocoricò; le proteste dei gestori, che reputano il provvedimento troppo severo? “Abbiamo il dovere di seguire la linea dura”. E sul disaccordo espresso da alcuni esponenti di Ncd, “chi rappresenta istanze del territorio – dice Alfano – è particolarmente attento alla esigenze occupazionali e imprenditoriali. Noi pensiamo di salvaguardare l’impresa dell’intrattenimento tenendo lontano pusher e droga e riaffermando che ci si può divertire fino all’alba anche senza impasticcarsi o ubriacarsi di superalcolici”.
Dj e locali da ballo
Nel frattempo sull’argomento si registrano numerosi interventi dei protagonisti del divertimento. Il dj Ralf intervistato dal Fatto Quotidiano ha chiesto di non attribuire alla categoria responsabilità che non hanno. I gestori dei locali spiegano di essere da sempre in prima linea contro l’uso ed il consumo di droghe ma temono che la serrata possa inasprire nei loro riguardi controlli e verifiche sino al punto da mandare in tilt un settore che ha una notevole valenza dal punto di vista economico ed occupazionale per il nostro Paese.