Colombia, il Presidente Santos non intende abbandonare il dialogo coi guerriglieri

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Prosegue ormai da oltre cinquant’anni il conflitto fra il governo colombiano e i guerriglieri delle FARC–EP (Fuerzas Armadas Revolucionarias de Colombia – Ejército del Pueblo) e dell’ELN (Ejército de Liberación Nacional).

Dal 1964, si sono registrati oltre 220.000 morti, migliaia di feriti e sequestrati, nonché milioni di sfollati. Nel 2012, grazie al supporto di Cuba e Norvegia, sono state avviate le trattative di pace fra il governo di Bogotá e le FARC–EP ma, sebbene siano stati già raggiunti alcuni punti tra le parti, rimangono ancora da risolvere le questioni più complesse, ovvero gli aspetti giuridici dei guerriglieri e delle vittime.

Le FARC–EP hanno di recente dichiarato il “cessate il fuoco” unilateralmente, ma il governo teme che accettando questa condizione si conceda agli stessi guerriglieri l’opportunità di riorganizzarsi e riarmarsi, come già accaduto in passato. Da aprile si è registrato un aumento degli attacchi, in particolare alle infrastrutture tra cui strade e oleodotti, come nel caso del recente attacco ad una raffineria che ha causato il più grande disastro ecologico del Paese. Infatti, nella provincia di Putumayo più di 10’000 barili di petrolio sono stati riversati verso l’Oceano Pacifico, costringendo anche migliaia di pescatori a interrompere le loro attività sul mare.

Colombia, Santos e Papa Francesco

Questa escalation di attacchi ha reso inquieta la popolazione colombiana che è delusa dalla lentezza dei colloqui di pace, e alcuni politici hanno persino suggerito di sospendere le trattative fino a quando i guerriglieri non si saranno definitivamente arresi. D’altra parte, il Presidente della Colombia Juan Manuel Santos ha ribadito le sue intenzioni di non interrompere il dialogo con le FARC–EP, chiedendo aiuto anche a Papa Francesco in occasione della sua recente visita a Roma.

Parallelamente a questi colloqui di pace, lo stesso Presidente Santos si augura di avviare dei negoziati simili anche con l’ELN, che ha di recente subito la perdita di uno dei suoi leader, José Amín Hernández Manrique, meglio noto come Marquitos, a seguito di un’operazione condotta congiuntamente da polizia ed esercito della Colombia.