Renzi, lettera ai parlamentari di maggioranza “Fatto un gran lavoro, ora via a taglio tasse”
“Lo dico senza giri di parole: avete fatto un lavoro straordinario ed è giusto rendervi merito”. Parole e musica di Matteo Renzi, che in una lettera aperta ai parlamentari del PD e della maggioranza di governo traccia un resoconto del lavoro fatto sino ad oggi. “Mai il Parlamento italiano in 70 anni di storia aveva lavorato così tanto e così intensamente. E nessun Paese europeo ha mai fatto – tutte insieme – così tante riforme”.
Dal premier arriva anche il quadro a proposito dei prossimi tasselli, da mettere a punto in autunno. Tra questi, il taglio delle tasse: “Ci rivedremo al rientro a Roma, pronti da subito per una legge di Stabilità che proseguirà nel taglio delle tasse”. Per non parlare della tranche finale delle riforme costituzionali “una lunga stagione” verso il referendum 2016, un ultimo sforzo che “Non sarà facile, perché niente è facile in Italia. Ma sarà entusiasmante”.
Da Renzi vivi complimenti ai parlamentari per aver superato scogli importanti, dopo che “la legislatura si era aperta nel segno dell’immobilismo”. Tra questi, l’elezione del nuovo Presidente della Repubblica, un passaggio affrontato “con grande visione e senso dello stato” e, tradotto in voti da esami universitari, “superato con la lode”.
Renzi sull’economia
Importanti successi anche sul piano economico – “L’Italia sta meglio di un anno fa” – con un’Italia che “non è più il problema dell’Europa ma contribuisce a risolvere i problemi dell’Europa”, a partire dal ruolo di mediazione nella recente vicenda greca. Giudizio positivo anche sul PIL, tornato a crescere “dopo undici trimestri negativi”, con un aumento del turismo e degli investimenti esteri diretti in Italia. Una situazione in cui “I consumi tornano finalmente a crescere, i posti di lavoro aumentano anche se ancora non con l’intensità che vorremmo, i mutui e i movimenti bancari dimostrano che la ripresa non è una chimera”.
In chiusura una critica alle opposizioni, impegnate ad “urlare soltanto, abbaiare alla luna, gridare nei talk show” e un nuovo appello alla maggioranza: “Abbiamo molto da fare, ma l’auto si è rimessa in moto e adesso tocca a noi guidarla: con prudenza ma anche con determinazione verso il futuro che la sta già aspettando. Siete voi il cambiamento che l’Italia stava aspettando”.