“Sono saltati i tetti agli stipendi dei dipendenti della Camera? Non è vero”. A scriverlo è Laura Boldrini, che tramite Facebook spiega il punto della situazione: “l’Ufficio di presidenza, all’unanimità, ieri ha subito fatto appello contro la decisione della commissione giurisdizionale di primo grado di Montecitorio, cioè l’organo interno addetto ai ricorsi del personale, che aveva giudicato illegittimi i cosiddetti ‘sottotetti’, cioè le soglie massime di compenso annuale per le categorie diverse dai consiglieri parlamentari”.
La commissione giurisdizionale per il personale, composta da deputati, ha infatti accolto il ricorso presentato dai diretti interessati contro la delibera che aveva fissato i tetti agli stipendi dei dipendenti di Montecitorio, con l’annullamento dell’articolo che introduceva i sottotetti. Il tutto aveva avuto origine nell’ambito delle procedure per il contenimento della spesa pubblica, che aveva portato il governo nell’aprile 2014 a stabilire un tetto ai dirigenti della pubblica amministrazione, fissato a 240mila euro. Una norma a cui tutte le istituzioni avrebbero dovuto progressivamente adeguarsi.
Sono saltati i tetti agli stipendi dei dipendenti della Camera? Non è vero. http://t.co/UZqg5j6GsA
— laura boldrini (@lauraboldrini) 5 Agosto 2015
Tetto stipendi, Boldrini: “resto a favore dei tagli”
La Boldrini spiega: “La decisione, dunque, sarà presto riesaminata”. E aggiunge, a titolo personale: “Resto convinta sostenitrice dei tagli e dei risparmi portati avanti in questa legislatura e continuerò a battermi affinché la linea della sobrietà prevalga”.