Egitto: a 160 anni dall’apertura del Canale di Suez, oggi in Egitto viene inaugurata l’estensione della più importante via di comunicazione del paese. La cerimonia rappresenta il punto di arrivo di un’opera fortemente voluta dal Presidente Abdul Fatah al Sisi.
Egitto: inaugurazione del “nuovo” canale
La cerimonia , sontuosa , vedrà la presenza di moltissime delegazioni estere. Decine di Capi stato e di Governo tra cui Hollande e Tsipras saranno presenti e assisteranno al momento in cui il presidente al-Sisi attraverserà il canale sullo yacht Mahroussa, la prima nave che navigò nello storico passaggio nel lontano 1869. Per l’occasione sono stati mobilitati più di 10mila poliziotti e soldati, compresi quelli dei reparti speciali.
Il Canale di Suez rappresenta una fondamentale via di comunicazione che permette la navigazione diretta dal Mediterraneo al Mar Rosso, senza la necessità di circumnavigare l’Africa sull’Oceano Atlantico. I lavori ultimati a tempo di record, in un solo anno, hanno permesso un ampliamento del tratto navigabile di ben 72 chilometri: da un lato un allargamento di 37 chilometri del tratto già navigabile, dall’altro un nuovo tratto di 35 chilometri parallelo a quello esistente.
Egitto: un “dono” per il Mediterraneo
Un’opera imponente e maestosa, costata circa 8,2 miliardi di dollari, definita dal Presidente “un dono dell’Egitto al mondo intero” e considerata assolutamente necessaria per velocizzare il transito delle navi. Grazie a questo ampliamento, 97 navi potranno ogni giorno transitare rispetto alle 49 attuali e non ci saranno limiti nella dimensione permettendo il transito di navi di nuova generazione che attualmente sono costrette a circumnavigare l’Africa attraverso il Capo di Buona Speranza; anche il tempo di percorrenza si ridurrà notevolmente da 18 ad 11 ore.
Gli effetti della realizzazione del “nuovo canale” saranno duplici: da un lato, stando alle stime del governo egiziano, dovrebbe rappresentare un passo importante per lo sviluppo economico del paese con un raddoppio delle entrate; i proventi dovrebbero raggiungere i 10 miliardi di dollari annui rispetto ai 5 attuali, rappresentando anche un’importante risorsa per lo sviluppo del turismo del paese. Dall’altro aumenterà notevolmente la centralità del Mediterraneo sui trasporti e sulle rotte marittime perché la combinazione di fattori quali diminuzione dei tempi, aumento del numero dei passaggi e nessun limite alla dimensione delle navi, consentirà un incremento della convenienza del passaggio attraverso Suez anche per alcune rotte Asiatiche che attualmente si servono del passaggio attraverso Panama. Ciò sarà reso possibile anche dal fatto che il governo egiziano diminuirà i costi di percorrenza del canale di circa il 40 per cento.