Mattarella: “Lotta a malaffare e corruzione sia impegno di tutti”
Mattarella ha ricordato con una nota le vittime della Mafia del 6 agosto 1980. Per onorare la memoria delle vittime della mafia come Gaetano Costa, Antonino Cassarà e Roberto Antiochia c’è bisogno di un “impegno di tutti nel contrastare, rifiutare e denunciare ogni forma di infiltrazione e di ricatto criminale, di malaffare e di corruzione”. A seguire il monito a tutti gli italiani: “Nell’agire quotidiano ciascuno deve saper rinnovare la propria ferma adesione ai principi di giustizia e di legalità”. È quanto dichiara il presidente della Repubblica in una nota, in occasione dell’anniversario del 6 Agosto, in cui persero la vita trentacinque anni fa i tre uomini dello Stato per mano della criminalità organizzata.
La nota del Presidente della Repubblica
“Il 6 agosto – riporta la nota del Quirinale – richiama alla memoria gli attentati mafiosi in cui persero la vita trentacinque anni fa il procuratore Gaetano Costa e trent’anni or sono il vice questore Antonino Cassarà e l’agente della Polizia di Stato Roberto Antiochia. È un anniversario che interpella le coscienze di quanti hanno a cuore la difesa della nostra convivenza civile”.
Il ricordo di Costa, Cassarà, Antiochia e Montana
Il Presidente ha ricordato le qualità dei tre servitori dello Stato: “Il procuratore Costa era un magistrato di alta preparazione professionale, di riconosciuta indipendenza e di grande equilibrio, tenacemente impegnato nella sfida contro il sistema mafioso, contro i suoi metodi di intimidazione e di condizionamento ed i suoi pervasivi interessi economico-finanziari” – e ha aggiunto: “Con la medesima determinazione e tensione morale, e lo stesso coraggio, si opponeva alla violenza mafiosa il vice questore Antonino Cassarà, investigatore di eccezionali capacità, e con lui l’agente Roberto Antiochia, entrambi barbaramente uccisi qualche giorno dopo il vile assassinio del commissario Giuseppe Montana. Servitori dello Stato che, consapevoli dell’altissimo rischio cui si esponevano, hanno tuttavia compiuto fino in fondo il loro dovere portando avanti un’intensa azione investigativa contro le cosche”.
Mattarella: “Impegno di tutti nella lotta contro malaffare”
Per ricordare il sacrificio, è necessario – continua Mattarella: “Onorare nel modo più concreto la memoria loro e dei tanti magistrati, appartenenti alle forze dell’ordine e singoli cittadini che hanno perso la vita per assicurare l’affermazione dei diritti e il rispetto delle regole, richiede l’impegno di tutti nel contrastare, rifiutare e denunciare ogni forma di infiltrazione e di ricatto criminale, di malaffare e di corruzione”.
“Ai familiari delle vittime la mia partecipe vicinanza”
Un impegno che riguarda tutti i cittadini: “Nell’agire quotidiano ciascuno deve saper rinnovare la propria ferma adesione ai principi di giustizia e di legalità, quale condizione essenziale per garantire la vita della nostra comunità e costruire un avvenire di libertà e di progresso. Con questo spirito, desidero far giungere ai familiari delle vittime la mia partecipe vicinanza e il mio affettuoso saluto”.