Berlusconi in attesa di rilanciare Fi offre l’appoggio a Renzi
La partita che attende l’ex Cavaliere è decisiva. Forza Italia, attualmente intorno al 10% di consensi, rischia la perdita di altri dieci parlamentari. Berlusconi prepara il suo ritorno da Villa Certosa per essere pronto a far diventare Forza Italia il secondo partito italiano. L’obiettivo dichiarato è raddoppiare gli attuali consensi ed arrivare quindi intorno al 20%. Ad oggi un sogno, tanto che pure Gasparri tiene i piedi per terra: “Io non mi occupo di miracoli”.
Gasparri: “Occupiamoci dell’attività ordinaria di Fi”
Quello che può essere definito il sogno di mezze estate di Silvio Berlusconi, per ora, è lontano dal vedersi realizzato. Maurizio Gasparri, come detto, vola basso: a lui basterebbe che Fi raggiungesse il 16% per togliere alla Lega la leadership del centrodestra. “Mentre aspettiamo che si realizzi il sogno di un’Altra Italia, mi occupo dell’attività ordinaria di Fi” precisa Gasparri e al suo leader dice: “È quello che dovrebbe fare Berlusconi, senza pensare al nuovo che verrà, anche perché non sappiamo se verrà”.
Con la Lega si gioca il ruolo di leadership
La battaglia che attende Berlusconi vede la Lega Nord come protagonista. Dal rilancio di Fi dipenderà il suo ruolo di forza nelle candidature per le comunali del 2016 e anche il suo destino politico. Superando il Carroccio, l’ex Cavaliere potrà proporre a Salvini la lista unica nel caso in cui non venga inserito, nell’Italicum, il premio alla coalizione.
Rischio di andare alle urne senza il Carroccio
I sondaggi non sorridono a Berlusconi. La rimonta, di cui è stato più volte protagonista, ora sembra impossibile. Il rischio forte è di ritrovarsi alle urne senza la preziosa alleanza della Lega. Un rischio che va a sommarsi all’attuale situazione del partito: continua ed inarrestabile emorragia di parlamentari.
L’appoggio a Renzi
Un rischio da non correre. Per questo Berlusconi continuerà ad appoggiare il Governo Renzi. Ormai lontani, i fasti del Patto del Nazareno, non si ripeteranno. Ma l’ex Cavaliere garantisce: “Faremo presto, porteremo in porto la nave”. La partita si giocherà anche sulle riforme costituzionali. Qui Berlusconi proverà a convincere Renzi ad accettare il Senato elettivo. E sappiamo che la partita è tutt’altro che semplice.
Brunetta: “Renzi non ha i numeri”
Intanto il capogruppo di Fi alla Camera, Renato Brunetta, torna ad inveire contro il premier: “Visto che Renzi non ha i numeri perchè ha 176 senatori contro a Palazzo Madama, Mattarella dovrebbe convocarlo al Quirinale come fece Napolitano con Berlusconi nel novembre 2011”. Allora la conseguenza fu il Governo Monti. Brunetta commenta: “Soluzione tragica. Piuttosto, visto che mancano due anni e mezzo alla fine della legislatura si può tranquillamente fare una Grosse Koalition che risponda alle esigenze di massima coesione rispetto al difficile momento politico-economico”.
Romani: “Non si tratta di fare nuovi patti del Nazareno”
Il capogruppo di Fi a Palazzo Madama, Paolo Romani, precisa la posizione del partito: “Non si tratta di fare nuovi patti del Nazareno né accordi a due. Così come non ci interessa fare da sponda a Gotor e ai dissidenti del Pd o fare pasticci con listini come proposto da Zanda e Quagliariello. Dobbiamo camminare sulla via maestra alla luce del sole e aprire un tavolo di trattativa, dicendo che vogliamo il Senato elettivo, modificando l’articolo 2 del ddl Boschi”.
“Garantisco che non si perderà tempo”
Una modifica che causerebbe una dilatazione nei tempi della riforma. Un ritardo che Renzi vorrebbe evitare. Romani fa notare: “Ci vorrà comunque altro tempo e un nuovo passaggio alla Camera perché sicuramente ci saranno modifiche al Senato. Ma anche cambiando l’articolo 2, io garantisco che non si perderà tempo”.
“Abbiamo dimostrato di saper rispettare i patti”
Il capogruppo di Fi aggiunge: “Noi abbiamo dimostrato di saper rispettare i patti e di poter accelerare le intese. In due ore abbiamo trovato con il Pd l’accordo sulla presidenza della Rai”. E ancora: “Anche l’approvazione dell’Italicum e i due primi passaggi parlamentari della riforma costituzionale hanno viaggiato speditamente grazie a un’intesa con noi”.
Obiettivo principale: cambiare l’Italicum
Ma il vero obiettivo di Forza Italia è e resta la legge elettorale: cambiare l’Italicum e quindi il premio di coalizione. Fi potrebbe così andare alle elezioni forte dell’alleanza con la Lega di Matteo Salvini. Dalle file azzurre sono ottimisti, dal momento che, a loro avviso, cambiare l’Italicum converrebbe anche al Pd e allo stesso Matteo Renzi: “Attorno a lui c’è chi non è più sicuro di vincere al ballottaggio” avverte Romani.