M5S, Grillo: “Mi defilo, forse torno in tv”

Il cofondatore del M5S Beppe Grillo

Nell’intervista rilasciata a In Onda su La7, Beppe Grillo spiazza tutti ancora una volta. “Mi defilo dal Movimento perché ho un’età pazzesca, una famiglia numerosa: ho fatto il mio tempo” ha dichiarato il cofondatore del M5S. Ma a tutti i grillini assicura: “Però ci sono, il Movimento è la mia vita ed è nato con le idee che avevo io sulle rinnovabili, rifiuti e acqua pubblica. Le 5 stelle sono questi temi qui”. Sul suo futuro Grillo non si è sbilanciato. Si dice aperto a tutte le possibilità. Tra queste, quella del probabile ritorno in tv. Al nuovo Grillo, diverso nei rapporti con i media, si affianca quello che abbiamo imparato a conoscere negli ultimi tempi. Ed è quindi tornato all’attacco nei confronti del Capo dello Stato.

“Ho pronto uno spettacolo”

Grillo ha da tempo pronto il suo nuovo spettacolo. Per ora rimandato per motivi politici. Ma ora assicura: “Una volta che si sarà chiarito che non sono il leader incontrastato del Movimento, che non sono in carica che non devono votare Grillo ma un’idea di cui io ho fatto parte, allora potrò dedicarmi al mio lavoro che è quello di divertire e di far vedere alla gente cose che forse non sa”.

 

Su M5S: “Noi andiamo a governare con cittadini”

Gli viene chiesto un parere in merito alla possibilità che si vada ad elezioni presto. Lui risponde: “Non lo so, questa gente non mollerà. Se mollano vanno a casa tutti. E lo sanno”. Sul M5S ribadisce: “Noi andiamo a governare con cittadini, con una mentalità diversa. Noi vogliamo che la gente partecipi e divengano loro lo Stato. Siamo noi lo Stato. Siamo noi a dover dire se devono o no fare una galleria”.

“Jobs act è ‘just in time’ del tempo delle persone”

Sul Jobs act: “È il ‘just in time’ del tempo delle persone”. Spiega: “Oggi una persona sta aspettare in casa per vedere se lo chiamano due o tre ore al lavoro”. Poi attacca: “L’Istat dice una cosa, l’Inps dice altro. Il Jobs act ha diviso il lavoro, dividendo gli stipendi, ma la produttività è sempre la stessa. I disoccupati stanno aumentando. Se lavori un’ora a settimana, rientri nelle statistiche dei disoccupati”.

A Mattarella: “Non so neanche chi sia”

Segue il preannunciato attacco a Sergio Mattarella: “Non so neanche chi sia, cosa faccia. Io pensavo che almeno un pugno sulla scrivania lo potesse dare, invece assistiamo a decreti, decreti, con la semantica”. Grillo spiega: “Se tu ci metti nella legge, per esempio il falso in bilancio, ci metti ‘inconsapevolmente’, sei condannato solo se dimostri di essere consapevole, diventa rovesciato”. E ribadisce: “Oggi è la semantica che fa la parte del leone nelle leggi, ci vuole un insegnante di semantica che dice guardi che quella parola lì, quell’avverbio lì rovescia il senso della legge”.

“Guardi prima di firmare”

Quindi il monito al Capo dello Stato: “Le fanno gli avvocati le leggi oggi. Se invece di E ci metti O, rovesci il senso della frase. Io lo avevo detto a Mattarella, guardi prima di firmare, si prenda un insegnante che capisca il senso di queste cose. Si legga bene parola per parola, perché la truffa è quella”.

“Immigrati fanno parte di un flusso di economia”

Grillo ha anche parlato di immigrazione ribadendo la linea dura del M5S: “Non si tratta di accogliere. Gli immigrati vengono deportati perché fanno parte di un flusso di economia. Quando un immigrato costa 50-60 euro al giorno e sta anni in centri di accoglienza è un sistema economico. Sono componenti di un flusso economico”.