Assegnata la scorta a Lucia Borsellino
Il comitato per l’ordine e la sicurezza del ministero dell’Interno ha disposto la scorta per Lucia Borsellino, l’ex assessore regionale alla Salute, figlia del giudice Paolo Borsellino ucciso dalla mafia il 19 luglio 1992. All’ex assessore è stata assegnata un’auto blindata con due agenti di scorta. La decisione sarebbe legata alle indagini in corso sulla sanità siciliana.
Lucia Borsellino, la sorpresa della famiglia
La famiglia di Lucia Borsellino ha accolto con sorpresa l’assegnazione della scorta e dell’auto blindata all’ex assessore regionale alla Salute. Si tratta di una decisione che, a giudizio dei familiari, avrebbe avuto senso quando Lucia Borsellino era in carica. In assenza di una spiegazione ufficiale, la decisione viene messa in relazione a una generica indicazione di rischi che sarebbe stata fatta da una “fonte” riservata. L’eventuale pericolo troverebbe un riscontro indiretto nelle parole del fratello di Lucia, Manfredi Borsellino, che un mese fa durante un incontro con il capo dello Stato ha parlato delle “ostilità” e delle “offese” rivolte alla sorella da un anno a questa parte. L’assegnazione di un dispositivo di protezione sta facendo rivivere alla famiglia dell’ex assessore, che non ne fa mistero, un clima di emergenza che sembrava chiuso 23 anni fa.
Lucia Borsellino arruolata dall’Agenas
L’ex assessore alla Sanità siciliana Lucia Borsellino, alla quale il Viminale ha appena assegnato una scorta dopo indicazioni secondo cui sarebbe a rischio la sua sicurezza, lavorerà per l’Agenas per 2 anni dal prossimo 1 settembre. Su indicazioni del direttore generale Francesco Bevere – annuncia l’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali – la Borsellino si occuperà delle attività derivanti dal Protocollo di intesa stipulato tra l’Agenas e l’Autorità nazionale anticorruzione (Anac), e dell’implementazione di alcune delle misure previste dal Patto per la Salute 2014-2016 affidate all’Agenzia. “Ho ritenuto di affidare questa rilevante area di intervento a Lucia Borsellino – sottolinea Bevere – convinto che il Tavolo di lavoro nazionale Agenas-Anac-ministero della Salute potrà giovarsi del suo contributo per l’individuazione, la sperimentazione e la realizzazione, in collaborazione delle Regioni, di progetti ed azioni concrete, finalizzate alla prevenzione dei fenomeni correttivi”.