Renzi tra gli ospiti del Meeting 2015 di Rimini. A spiegare il senso dell’invito al Corriere della Sera è Giorgio Vittadini, fondatore e presidente della Fondazione della Sussidiarietà. Non sarà l’unico politico presente all’appuntamento che si svolge presso la Fiera di Rimini: ci saranno anche cinque ministri del Governo Renzi e personaggi più distanti dalla galassia di Comunione e Liberazione come Fausto Bertinotti e Luciano Violante definiti da Vittadini “interlocutori di un dialogo culturale”.
Grandi assenti del Meeting 2015: Formigoni e Lupi
Non è previsto però nessun intervento da parte di Roberto Formigoni e Maurizio Lupi. Ecco il motivo? L’assenza di personaggi da sempre vicini a Cl come Roberto Formigoni e Maurizio Lupi sono “il prodotto di una scelta coerente: abbiamo invitato solo personaggi istituzionali. Quindi la politica non partitica ma come risposta ai problemi reali. Abbiamo invitato cinque ministri e anche Matteo Renzi, ma come presidente del Consiglio.
Vittadini: Renzi è premier e le speranze riguardano lui
“Renzi – spiega Vittadini – è l’attuale premier e le speranze riguardano lui”. “Potrei dire che forse ci vorrebbe più federalismo. O che la riforma della scuola potrebbe compiere altri passi in avanti, soprattutto sulla parità e l’autonomia. O che sul Jobs act si deve osare di più. Ma sono opinioni, prima di tutto urge la partecipazione al tentativo di cambiamento di una nazione”. “Mi aspetto che Renzi – conclude Vittadini – risponda alle domande della sua tavola rotonda dedicata all’Italia e alla sfida del mondo. Primo: l’auspicio che l’Ue metta al centro il fattore uomo per non ridursi all’Europa delle banche. Secondo: l’Italia come motore di sviluppo di un Sud del mondo in una crisi devastante che produce immigrazione. Terzo: l’Italia e la pace, cerniera di dialogo”.