Tempo scaduto per le risposte che Alitalia e i suoi azionisti devono dare ad Etihad per tentare l’affondo finale nella trattativa con la compagnia del Golfo. Ad affermarlo è il ministro delle Infrastrutture e Trasporti Maurizio Lupi: “Il tempo delle risposte da parte dei soci è scaduto e ognuno deve assumersi le proprie responsabilità”, ha detto parlando a margine di un convegno sul trasporto pubblico locale dell’Ncd. “Non si può pensare che si possa tirare all’infinito anche perchè poi – ha ammonito il ministro – la parola passa ad Etihad”. “Se non sono partite, speriamo almeno che queste risposte stiano prendendo l’aereo”.
Il governo, ha sottolineato Lupi “ha fatto, e non può fare altro, ciò che è di sua competenza”. In particolare, ha evidenziato, “abbiamo chiesto l’accelerazione dei tempi”. Infatti, ha proseguito il ministro, quel che “preoccupa è l’indeterminatezza perchè crea tensione e incertezza proprio quando i primi mesi sono in linea con il piano di Del Torchio”. Quanto agli esuberi, il ministro ha chiarito: “Sono e rimango al piano industriale di Del Torchio che non aveva numeretti ma un numero relativo alla riduzione del costo del lavoro, a fronte di cui c’erano diverse possibilità”. Sui tempi per l’apertura per un tavolo con i sindacati, il ministro ha spiegato di augurarsi che “prima delle elezioni europee ci sia la risposta di Etihad così da tenere subito dopo il confronto con le organizzazioni dei lavoratori. D’altra parte Lupi ha auspicato che già «questa possa essere una buona settimana”.