Un tempo le toghe, oggi le tonache. L’ultimo bersaglio della destra italiana – non tutta per la verità – non è più quella magistratura “di sinistra” e fatta di “mentalmente disturbati” come osò definirla l’allora Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi (era il 2003). No, oggi – che di acqua sotto i ponti ne è passata parecchia – il motivo della contesa è un altro: l’immigrazione. E vede scontrarsi da una parte la Chiesa Cattolica, per bocca soprattutto del segretario generale della Conferenza Episcopale Italiana (Cei) Monsignor Galantino (ecco il suo ultimo attacco alla politica) e dall’altra la Lega Nord di Matteo Salvini, da sempre iper-sensibile al tema.
Lega, Ncd e Forza Italia: le posizioni della destra italiana
Prima di tutto però, vanno fatti dei distinguo. Se è pur vero che ultimamente gli attriti tra Chiesa e politica si sono fatti più frequenti, va detto che non tutti i partiti hanno deciso di intraprendere questo braccio di ferro continuo che riempie le cronache dei giornali da settimane. Se, per esempio, ci riferiamo al centro destra la posizione non è unanime. Lega, Fratelli d’Italia e l’asse dei governatori di Liguria, Veneto e Lombardia da una parte, e Nuovo Centrodestra dall’altra.
Nel mezzo, Forza Italia che in attesa della nuova fase annunciata da Berlusconi, mantiene spesso un atteggiamento ondivago sul dossier immigrazione. Le posizioni drastiche e certamente oltranziste di Daniela Santanchè o di Maurizio Gasparri non sono le stesse di quelle di Gianfranco Rotondi o di Paolo Romani, per fare qualche esempio. Ma tant’è. La Lega, ad oggi, sarebbe il primo partito di una probabile coalizione di centro-destra e quindi va assecondata sui suoi temi. Senza prenderne le distanze, ma comunque mantenendo un profilo più basso e “moderato”.
Lega vs Galantino
L’ultima scena di questa infinita querelle comunque è andata in onda ieri. Monsignor Galantino – che nei giorni scorsi aveva definito Matteo Salvini e Beppe Grillo “piazzisti da quattro soldi che pur di prendere voti, dicono cose straordinariamente insulse” sull’immigrazione – ha rinunciato a presiedere la lectio magistralis su Alcide De Gasperi nel 61esimo anniversario dalla morte dell’ex Presidente del Consiglio trentino. Lo ha fatto – ha detto – per evitare di fomentare “un clima invano esasperato”. Matteo Salvini, intervistato dal quotidiano online Affariitaliani.it ha replicato che Galantino “poteva pensarci prima”.
Il segretario generale della Cei ha comunque mandato il testo del suo discorso, già anticipato dal Corriere della Sera di ieri. “La politica di Alcide De Gasperi – scrive il Monsignore – non è quella che siamo stati abituati a vedere oggi, vale a dire un puzzle di ambizioni personali all’interno di un piccolo harem di cooptati e di furbi”. Poi aggiunge: “I veri politici segnano la storia ed è con la storia che vanno giudicati, perché solo da quella prospettiva che non è mai comoda, si possono percepire grandezze e miserie dell’umanità”.
Così, dopo i primi battiti di agenzie che anticipano la strigliata della Cei, si è alzata una levata di scudi dal mondo della politica. Lo stesso Matteo Salvini ha invitato “Galantino e pochi altri vescovi” che “fanno politica” e che “sono più a sinistra di Rifondazione Comunista” a “togliersi la tonaca” e a candidarsi.
Il segretario della Lega viene seguito a ruota da Gianluca Buonanno, europarlamentare del Carroccio non nuovo a uscite piuttosto colorite (eufemismo). “Ma perché Galantino non tace? – si domanda Buonanno – come si permette di giudicare quando è il primo a non muovere un dito per risolvere i veri problemi degli italiani? Alla fine Galantino si pone come il Giuda degli anni 2000… un traditore dell’Italia”.
Ncd: dissentiamo dalla Lega e da Galantino
Posizioni dure arrivano a sorpresa anche da Fabrizio Cicchitto. Il Nuovo Centro Destra infatti è partito di governo, e da sempre interprete delle istanze provenienti da Oltretevere. Inoltre i vertici del piccolo partito nato nell’ottobre 2013 sono tradizionalmente molto vicini a Comunione e Liberazione. “Abbiamo manifestato il nostro dissenso dagli insulti rivolti da Salvini a monsignor Galantino e ad altri prelati – ha precisato Cicchitto – Oggi però non possiamo fare a meno di marcare il nostro dissenso anche nei confronti dello stesso monsignor Galantino che per un verso si pone anch’egli su una dimensione mediatica e per altro verso opera generalizzazioni demonizzanti nei confronti di tutti coloro che oggi fanno politica”.
Posizioni discordi in Forza Italia
Da Forza Italia, intanto, si notano posizioni discordi. La solita Daniela Santanchè definisce le parole di Galantino “offese gratuite nei confronti di chi si impegna per la cosa pubblica”. “In quanto a a cooptati, harem e furbi – conclude la pitonessa di Forza Italia – evidentemente Galantino in quanto capo dei vescovi se ne intende assai”.
Sembra gettare acqua sul fuoco invece Francesco Giro che prende le distanze dagli attacchi di Salvini: “Ho subito espresso solidarietà a monsignor Galantino per gli attacchi, oltretutto sciocchini, del quale è stato vittima e oggi mi accorgo più di ieri che rispetto ai tanti politici che lo attaccavano monsignor Galantino non solo si è dimostrato un osso duro, ma anche molto abile nel marketing delle sue idee”. Notare la stoccata finale. Perché ormai il nemico è cambiato.
Giacomo Salvini